Lavoro_MetalmeccaniciInteressa circa 35 mila lavoratori modenesi il nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici, la cui bozza è stata firmata una settimana fa a Roma da Fim-Cisl e Uilm-Uil. L’accordo con Federmeccanica prevede un aumento medio mensile di 110 euro, appena tre euro in meno rispetto alla richiesta presentata in piattaforma dai sindacati. Nonostante la durata triennale del contratto, gli aumenti salariali verranno erogati in 24 mesi a partire dal 1° gennaio 2010, primo giorno di vigenza del nuovo contratto. I lavoratori privi della contrattazione aziendale riceveranno 455 euro annui a titolo di elemento perequativo. È la prima volta che il contratto dei metalmeccanici viene rinnovato prima della scadenza e senza scioperi. L’intesa tutela i salari dall’inflazione del prossimo triennio ed è stato ottenuta senza compromettere diritti, aumentare l’orario di lavoro, peggiorare la parte normativa. Quest’ultima prevede la costituzione di un fondo di solidarietà per coloro che subiscono periodi prolungati di riduzione del reddito (cassaintegrati e malattie lunghe); l’aumento del contributo a carico delle aziende per il fondo integrativo Cometa; una migliore regolamentazione contrattuale del part-time e maggiori tutele per i lavoratori atipici. Il contratto fissa infine le regole per estendere la contrattazione aziendale nelle piccole imprese. Dopo l’approvazione da parte dei consigli generali di Fim e Uilm, si riunirà l’assemblea nazionale delle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) Fim-Uilm che valuterà l’ipotesi del rinnovo. «Faremo assemblee in tutti i luoghi di lavoro anche a Modena e indiremo il referendum tra gli iscritti – dicono Fim e Uilm – Il contratto sarà firmato in via definitiva solo dopo la consultazione e il voto referendario».