cgilSarà il segretario generale della Cgil Gugliemo Epifani ad aprire la campagna di mobilitazione della Cgil di Modena in vista della manifestazione nazionale del 14 novembre a Roma per la difesa dell’occupazione e la politica industriale per uscire dalla crisi. Giovedì 29 ottobre la Cgil di Modena porta la crisi in piazza, convocando in mattinata in piazza Grande l’Attivo provinciale di quadri e delegati.

Diverse centinaia fra lavoratori, pensionati, cassintegrati, lavoratori precari e in mobilità, e cittadini modenesi discuteranno alla presenza diEpifani delle proposte della Cgil a difesa dell’occupazione e contro i licenziamenti, per l’estensione degli ammortizzatori sociali, contro la precarietà, per il sostegno ai redditi da lavoro e pensioni, per ilrilancio del welfare e per una nuova politica industriale da parte del Governo. Alle ore 10 è previsto l’intervento di Donato Pivanti segretario Cgil Modena e dopo il dibattito, a fine mattinata, le conclusioni di Gugliemo Epifani. All’iniziativa sono stati invitati anche i Sindaci di tutti i Comuni modenesi e il Presidente della Provincia. A tutti gli Amministratori locali, inoltre è stata inviata una richiesta di incontro per illustrare le proposte della Cgil, chiedendo un pronunciamento a livello di Giunta e l’adesione formale alla manifestazione del 14 novembre. Medesime richieste di incontro e di prese di posizione sono state rivolte anche a tutte le forze politiche modenesi.

La campagna di mobilitazione della Cgil prevede inoltre la presenza di una delegazione di lavoratori e cassintegrati di aziende modenesi colpite dalla crisi, al presidio in piazza Navona a Roma di lunedì 26 ottobre rappresentato dai lavoratori emiliani. Ricordiamo che i presidi nazionali Cgil si stanno svolgendo dal 19 ottobre e sino al 13 novembre in 4 importanti piazze romane (piazza Barberini, piazza Navona, piazza Santi Apostoli e piazza del Popolo) per sensibilizzare sui temi della crisi e della difesa dell’occupazione con delegazioni di lavoratori che si alternano dalle diverse regioni d’Italia.

La Cgil di Modena ha lanciato anche una sottoscrizione tra lavoratori, pensionati e cittadini a sostegno della manifestazione nazionale del 14 novembre, sarà presente con propri presidi in tutti i mercati cittadini della provincia per distribuire volantini e sensibilizzare la cittadinanza sulle proprie richieste. La Cgil organizza 50 pullman in partenza da Modena per consentire la più ampia partecipazione alla manifestazione del 14 novembre. Di fronte ad una crisi che assume dimensioni preoccupanti e che coinvolge drammaticamente anche il territorio modenese, una crisi che nessuno ha più il coraggio di sottovalutare, negare o nascondere, la Cgil in continuità con la propria azione – iniziata con le manifestazioni territoriali del 27 settembre 2008, proseguita con lo sciopero generale del 12 dicembre e la manifestazione nazionale del 4 aprile 2009 – ribadisce la necessità di dare voce e visibilità al lavoro e alle condizioni reali del Paese con la manifestazione nazionale di sabato 14 novembre 2009.

Queste le rivendicazioni concrete alla base della manifestazione:

1. il raddoppio del periodo di cassa integrazione, portandola da 52 a 104 settimane;

2. l’aumento dell’indennità di CIG;

3. l’avvio di una vera riforma degli ammortizzatori sociali;

4. l’aumento e l’estensione dell’indennità di disoccupazione per tutte le figure interessate od escluse dal beneficio;

5. sostegno alle richieste avanzate unitariamente dal Sindacato pensionati in materia di adeguamento delle pensioni, non autosufficienza, welfare;

6. rilancio delle politiche di sanità e scuola pubblica;

7. apertura di un tavolo di confronto per il superamento del precariato ed assunzione dei precari della Pubblica Amministrazione a partire da quelli della scuola;

8. riduzione delle tasse su lavoro e pensioni, rilancio di una seria lotta all’evasione fiscale che rischia di essere ulteriormente compromessa dai provvedimenti assunti dal Governo in materia di “scudo fiscale e rientro dei capitali dall’estero”;

9. predisposizioni di un piano di investimenti, immediatamente spendibili, finalizzato al recupero del patrimonio pubblico, edilizia scolastica, casa, riassetto idrogeologico, risparmio energetico ed energie alternative;

10. allentamento del patto di stabilità che consenta ai Comuni di rendere immediatamente cantierabili interventi di edilizia pubblica o per il sostegno al welfare.