kebab_castelfrancoNelle giornate di ieri ed oggi, a Modena, Spilamberto e Ferrara, i carabinieri della compagnia di Modena, in collaborazione con una squadra della compagnia d’intervento operativo del battaglione mobile “Veneto”, nel corso di appositi servizi a largo raggio finalizzati al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina e dello spaccio di stupefacenti nonché alla ricerca di armi ed esplosivi, hanno tratto in arresto 4 persone, tre delle quali maghrebine, ed eseguito numerose perquisizioni domiciliari.

In particolare, nella serata di ieri, a Spilamberto e Modena, i carabinieri delle locali stazioni hanno tratto in arresto B.P., 47enne ghanese e A.K., 27enne marocchino, entrambi colpiti da decreto di espulsione emessi dalle questure di Modena e Lecce.

Inoltre, sempre nella giornata di ieri, a Ferrara, i carabinieri della stazione di Castelfranco Emilia, hanno eseguito nei confronti di A.M.M. 24enne ghanese, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violazione della normativa sugli stupefacenti.

Nella notte a Castelfranco Emilia, i militari della locale stazione hanno perquisito numerose abitazioni di soggetti campani e maghrebini al fine della ricerca di armi e stupefacenti.

Nel corso delle stesse sono state rinvenute tre pistole scacciacani, prive del prescritto tappo rosso e circa 4 grammi di cocaina unitamente ad una dose di hashish.

C.I., 28enne casertano, detentore dello stupefacente rinvenuto, e’ stato pertanto tratto in arresto per detenzione a scopo di spaccio di sostanze stupefacenti mentre le armi giocattolo, rinvenute in altre abitazioni di soggetti campani, sono state sottoposte a sequestro poiché verosimilmente utilizzate per la commissione di reati a Castelfranco Emilia e zone limitrofe.

Sempre a Castelfranco Emilia, i carabinieri della locale stazione hanno apposto i sigilli al “Jamil kebab”, locale etnico di ritrovo ubicato in via Parenti, a seguito delle numerose risse e liti intercorse all’interno dello stesso tra maghrebini e soggetti pregiudicati, che sovente avevano creato allarme e disturbo alla quiete pubblica.

Da qui la segnalazione dell’arma alla locale Questura che con apposito provvedimento ha disposto la chiusura dell’esercizio commerciale e la sospensione dell’attività per 10 gg. Per violazione della normativa del t.u.l.p.s.