marazzi_5Femca/Cisl, Filctem/Cgil e Uilcem/Uil Emilia-Romagna giudicano grave l’iniziativa aziendale di avvio della procedura di Cigs per crisi aziendale, per numero minimo di 400 sino a un massimo di 1.740 dipendenti del Gruppo Marazzi, nonostante l’impegno assunto dalla azienda, anche di fronte alle istituzioni, a non procedere con atti unilaterali.

I Sindacati chiedono alla proprietà – che nell’incontro presso la Regione Emilia-Romagna aveva garantito che non ci sarebbero state forzature – di intervenire per ripristinare la correttezza del confronto sindacale tra le parti, in quanto era già previsto un incontro per mercoledì 2 dicembre nel corso del quale i Sindacati avrebbero sottoposto le loro proposte unitarie rispetto alla “bozza” di documento consegnato dall’azienda sul piano di ristrutturazione e riorganizzazione.

Per la delegazione sindacale l’incontro già fissato per mercoledì 2 dicembre rimane confermato. Pertanto, se la direzione aziendale Marazzi ritiene esaurito il confronto in sede sindacale, lo espliciti formalmente.

Il Coordinamento sindacale, nella riunione prevista per oggi 1° dicembre, continuerà l’analisi del documento fornito dall’azienda e valuterà unitariamente come proseguire il confronto e quali iniziative adottare anche alla luce della situazione verificatasi.

Infatti, ad un mese dall’avvio del confronto, nella lettera di apertura della procedura di Cigs e nel comunicato aziendale affisso in bacheca, l’azienda continua a parlare di chiusura di stabilimenti produttivi e a prevedere un taglio di personale negli uffici con esuberi tra gli impiegati ed il ricorso ad una Cigs di gruppo per un platea che oscilla fra un minimo di 400 e un massimo di 1.740 lavoratori e lavoratrici.

Coordinamento sindacale Gruppo Marazzi