Si è svolto giovedì 11 febbraio l’incontro tra azienda Steton, RSU e Fiom di Carpi. L’incontro si è incentrato sulle richieste sindacali per individuare una via di uscita che preveda strumenti alternativi ai licenziamenti imposti e, allo stesso tempo veda una modifica del piano industriale avanzato dall’impresa. Piano che prevede una struttura aziendale di soli 10 dipendenti. Ricordiamo – dichiara Fiom Cgil Carpi – che l’azienda ha avviato formalmente lo scorso 4 febbraio la procedura di mobilità per 27 degli attuali 37 dipendenti dell’unico stabilimento Steton con sede in S. S. Romana Nord 41 a Carpi.

L’assemblea di martedì 16 febbraio, preso atto dello stato della trattativa ha deciso di dare atto alle iniziative di lotta annunciate. E’ stato proclamato sciopero per l’intera mattinata di lunedì 22 febbraio con presidio davanti all’azienda a partire dalle ore 8.

Questa prima iniziativa sarà accompagnata da una richiesta di coinvolgimento delle Istituzioni, a partire da quelle locali, per individuare una via di uscita a quella che rappresenta, assieme alla vertenza Sicar, una tra le principali crisi occupazionali che colpiscono il comparto metalmeccanico carpigiano.

Al presidio di lunedì 22 alla Steton sarà presente anche una delegazione di lavoratrici e lavoratori della Sicar, in presidio permanente dal 31 dicembre 2009 e dove anche oggi vi sono state 4 ore di sciopero contro l’atteggiamento di chiusura dimostrato dall’azienda – proseguono RSU Steton e Fiom-Cgil Carpi -. Per quanto riguarda la Sicar la trattativa proseguirà domani, venerdì 19 febbraio presso la sede della Provincia di Modena.

Le due vertenze hanno molte analogie di merito. Va segnalato un approccio più costruttivo da parte della proprietà Steton. Spesso gli atteggiamenti rispecchiano la volontà di raggiungere gli accordi. Il prossimo incontro tra le parti per la vertenza Steton è fissato per martedì 2 marzo alle ore 15 presso la sede di Confindustria di Carpi.

(RSU Steton e Fiom-Cgil Carpi)