Giudizio positivo dello Ial Emilia-Romagna sull’accordo firmato l’altro ieri tra governo, Regioni e parti sociali che ha definito le nuove linee guida per la formazione professionale. «Accettiamo la sfida sulla qualità del nostro modo di fare formazione – afferma Giovanni Corsini, responsabile area Emilia dello Ial – Del resto le nostre metodologie didattiche sono da tempo innovative, prevedendo l’alternanza tra lezioni frontali in aula, percorsi personalizzati, project work, stages in azienda». L’anno scorso l’agenzia di Modena dello Ial Emilia-Romagna ha organizzato 94 attività formative per quasi 20 mila ore; i partecipanti sono stati 2.370. «I nostri corsi spaziano dalla meccanica alla logistica, dall’ambiente all’informatica – aggiunge Emidio Dotti, direttore dell’agenzia Ial di Modena – La novità di quest’anno è lo sportello che abbiamo aperto a Modena da qualche settimana all’interno del Cfl (Consorzio formazione lavoro, costituito a livello regionale da vari enti di formazione sindacali e datoriali). Lo sportello (numero verde 800.903821) accoglie i lavoratori percettori di ammortizzatori sociali (cassa integrazione, mobilità, disoccupazione ecc.) e li orientai verso percorsi personalizzati di formazione che facciano loro acquisire competenze utili per il rientro nel mondo del lavoro». In questo periodo di crisi economica, infatti, la formazione professionale si sta rivelando indispensabile per riqualificare e ricollocare i lavoratori espulsi dalle imprese; la formazione avvantaggia anche le aziende che, una volta superate le difficoltà, potranno trovare persone più preparate sul mercato del lavoro.

«Nonostante i problemi, si aprono più spazi e opportunità per lavoratori e imprese – conferma Corsini – Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma chiediamo alle istituzioni di semplificare le procedure amministrative e aumentare il monitoraggio sulle attività svolte, in particolare sul grado di soddisfazione dell’utenza e sulla loro occupabilità al termine dei percorsi formativi. Non dimentichiamo, infatti, – conclude il responsabile area Emilia dello Ial Emilia-Romagna – che il ruolo della formazione è mettere in contatto i lavoratori con le imprese accompagnando le persone al lavoro».