Sciopero ad oltranza all’azienda metalmeccanica modenese “Bedini 1955 Srl” con presidio davanti ai cancelli in via Olanda 100 (zona industriale Modena Nord). La mobilitazione è stata indetta dalla Fiom e dalla Rsu e vede l’adesione di tutti i 18 addetti che rivendicano il pagamento di retribuzioni arretrate e la presentazione di un serio piano industriale per i prossimi due anni che dia garanzie di continuità produttiva e occupazionale.

La “Bedini 1955 Srl” nasce infatti il 1° settembre 2009 a seguito del concordato preventivo che ha messo in liquidazione la storica Bedini Srl e ha dato vita sottoforma di affitto di ramo d’azienda alla nuova società “Bedini 1955 Srl” dei due nuovi soci, Massimo Bedini (figlio di Rolando fondatore storico della Bedini Srl) e l’imprenditore laziale Massetani. Da alcuni mesi i lavoratori e la Rsu rivendicano un incontro con la proprietà per conoscere il piano industriale, almeno per i prossimi 2 anni.

I lavoratori stanno subendo pesanti ritardi nel pagamento delle retribuzioni – afferma il sindacato – lo stipendio di gennaio è stato pagato a marzo, quello di febbraio devono ancora riceverlo, e ancora manca il saldo della tredicesima 2009 (pagato solo il 40%).

I lavoratori denunciano intimidazioni e pressioni da parte della proprietà che – continuano Fiom Cgil e Rsu –  più di una volta ha minacciato licenziamenti (in un caso ha anche licenziato concretamente un delegato di fabbrica successivamente reintegrato), ha minacciato trasferimenti della produzione nel Lazio se i lavoratori non riprendevano immediatamente il lavoro. La proprietà ha anche profilato l’ipotesi di sostituire i lavoratori in sciopero con lavoratori interinali per evadere gli ordini più urgenti.

I lavoratori denunciano – rincara il sindacato – anche problemi legati alla sicurezza dell’ambiente di lavoro, sono infatti stati più volte sollecitati sopralluoghi da parte dell’Ausl per verificare le condizioni di sicurezza dei macchinari.

I lavoratori e la Fiom sono intenzionati a proseguire nella protesta ad oltranza se non verranno risposte su nuovi investimenti e piano industriale futuro, manutenzione ordinaria e certezze nel pagamento delle spettanze dovute.

(Fiom Cgil – Rsu Fiom/Cgil Modena)