Il Consiglio dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, nel corso dell’ultima seduta, ha votato gli investimenti del piano di zona per il 2010. A disposizione dei nove Comuni ci saranno 18 milioni per finanziare 44 progetti a cui si aggiungeranno, ad aprile, altri 7 milioni che arriveranno da un fondo regionale per sostenere le persone non autosufficienti.

In totale 25 milioni di euro suddivisi tra: responsabilità familiari (5.298.486 euro), infanzia e adolescenza (1.629.040), giovani (126mila euro), anziani (6 milioni), disabili (1.874.947), dipendenza (177mila euro), immigrati stranieri (571mila euro), povertà (465mila), salute mentale (42mila), azioni di sistema (1.293.597).

Analizzando la distribuzione tra le varie municipalità, Finale è il Comune più finanziato con 4 milioni e 798mila euro, seguito da Mirandola (4 milioni 443mila euro) e Medolla (un milione 500mila euro).

“La Regione – ha spiegato il sindaco di Mirandola, Maino Benatti, assessore alla sanità dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord – ci ha dato più risorse anche per fronteggiare la crisi. Perché nell’ultimo anno i Comuni hanno garantito, di tasca propria, ingenti esborsi a favore delle famiglie in difficoltà. E proprio per questo sono in arrivo 279mila euro proprio come parziale integrazione alle municipalità”.

Sul piano attuativo, durante il Consiglio, si è aperto un acceso dibattito. Flavio Viani (Pdl) ha anticipato il voto contrario perché “190mila euro per l’apprendimento dell’italiano per gli stranieri sono eccessivi, come del resto i 25mila per la promozione interculturale. Di contro ci sono appena 9mila euro per le donne sole con figli minori e con i 200mila euro stanziati per 4 medici non si risolve il problema dell’ospedale di Finale. E a chiudere restiamo esterrefatti per i 318mila euro per il servizio Medibase che lavora 468 ore all’anno, a 688 euro di tariffa oraria”.

Ha rincarato Fulvio Testi (Lega): “Era più corretto scorporare i vari progetti perché se ne potevano condividere diversi. Così invece è un prendere o lasciare e noi lasciamo visto che non possiamo accettare sovvenzioni corpose per gli stranieri”.

Nunzio Borelli, medico medollese del Pd, ha invece evidenziato importanti interventi progettuali. “La sanità italiana è la seconda al mondo, stando ai dati dell’Oms. Vorrei fare un plauso al progetto a sostegno della demenza, ormai un problema che riguarda molte famiglie della Bassa, così come sarà un valore aggiunto la creazione dei posti di sollievo in ottica malati oncologici. E per chiudere sarà attivo il teleconsulto cardiologico che permetterà ai medici di base dotati di elettrocardiogramma di avere un parere in tempo reale dall’ospedale di Mirandola”.

Mohamad Malak (Psi), presidente della commissione sanità, ha condiviso l’intero impianto del piano attuativo che ha ottenuto il voto favorevole anche di Marco Golinelli (Idv). Propositivo pure il sanfeliciano Giacomo Bondioli che ha avanzato l’idea di coordinare con i servizi sociali e la sanità anche lo sport e la cultura, visti come fonti di prevenzione.

E a chiudere di nuovo la parola a Maino Benatti, che ha ribadito quanto già evidenziato dal capogruppo Pd, Cristina Ceretti. “Non abbiamo creato il centro per le famiglie perché sarebbe stato un contenitore vuoto, da riempire con ulteriori esborsi di denaro. I soldi invece li mettiamo in progetti diretti alle famiglie. Inoltre voglio spiegare che i famosi 190mila euro per apprendere la lingua italiana tanto criticati dalla minoranza saranno prevalentemente indirizzati alle scuole da cui, continuamente, ci arrivano richieste di aiuto per sostenere l’integrazione dei bambini stranieri, ancora incapaci di parlare la nostra lingua. E a chi vede il piano attuativo troppo sbilanciato verso gli immigrati vorrei far notare che solo 571mila euro su un totale di circa 25 milioni vanno a favore di progetti per gli extracomunitari, ossia il 2.3 per cento”.