Con la firma dell’Intesa di questa mattina nella sala del Consiglio provinciale di Reggio Emilia – presenti il presidente della Regione Vasco Errani, la presidente della Provincia Sonia Masini ed i sindaci dei 45 Comuni reggiani – si è concluso il percorso di concertazione avviato, un anno fa, per l’attuazione della Politica regionale unitaria e del Documento unico di programmazione (DUP).

Dall’aprile dello scorso anno la Provincia di Reggio Emilia ha promosso una intensa attività di confronto che ha coinvolto tutti i Comuni e le rappresentanze del mondo economico e sociale per definire gli interventi che daranno corpo alla strategia del DUP.

Tale strategia, così come definita nel Documento Programmatico approvato il 7 aprile 2009, è incentrata in via prioritaria sui temi dell’innovazione e trasferimento tecnologico, della mobilità sostenibile e della riqualificazione urbana.

In particolare con l’Intesa si stanziano risorse pubbliche pari a oltre 77 milioni di euro (per il Tecnopolo, le aree produttive ecologicamente attrezzate, la mobilità sostenibile, l’ambiente e i parchi, il patrimonio culturale, i sistemi territoriali con potenzialità e le aree ex Obiettivo 2 ed infine le città), consentendo di realizzare investimenti per circa 190 milioni di euro. La maggior parte di queste risorse, circa il 60%, riguarda interventi di sviluppo territoriale individuati con il metodo della programmazione negoziata.

Questi in dettaglio, partendo dai dieci obiettivi che compongono il Documento unico di programmazione, gli interventi principali.

Con i finanziamenti dell’obiettivo ricerca e innovazione (Obiettivo 1), arriveranno contributi FESR per 9 milioni di euro che comporteranno investimenti per complessivi 20 milioni di Euro, finalizzati allo sviluppo del polo della ricerca e trasferimento tecnologico nei campi della meccatronica, edilizia sostenibile, genetica delle risorse biologiche di interesse agroalimentare ed industriale, agroalimentare, energia e ambiente.

Per sostenere la competitività e la sostenibilità energetica ambientale nel sistema produttivo (Obiettivi 3 e 4), con investimenti finalizzati all’innovazione tecnologica di processo delle imprese, sono previsti quasi 13 milioni di euro di finanziamento europeo e regionale di cui 8 per dotare il territorio di aree produttive ecologicamente attrezzate (per i siti di Fora di Cavola, Prato Gavassa e l’Ambito Rolo-Fabbrico).

Nell’Intesa della provincia di Reggio assumono particolare rilievo gli investimenti per la mobilità sostenibile previsti sull’obiettivo 5 nel quale confluiscono 15 mln di fondi FAS della cosiddetta “Cura del ferro”, destinati all’ammodernamento della linea ferroviaria locale e all’acquisto di materiale rotabile, e ulteriori fondi nazionali per un investimento totale di 108 milioni. Inoltre sono state messe in valore anche tutte le opere infrastrutturali correlate strategiche per il territorio reggiano (Cispadana, Pedemontana, variante alla Via Emilia, completamento SS 63, …).

Il DUP prevede anche interventi per la valorizzazione dell’ambiente (obiettivo 7: parchi e biodiversità, bonifiche) che saranno programmati anche in relazione all’attuazione dal Piano di Azione Ambientale della Regione Emilia Romagna. In particolare saranno disponibili 600mila euro di fondi FAS per la valorizzazione del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Per quanto riguarda l’obiettivo 8: ambiente e cultura, saranno realizzati interventi con il concorso del Fondo FESR per 2 milioni di euro che attiveranno investimenti per oltre 4 milioni. In dettaglio si tratta degli interventi per la valorizzazione dei castelli e degli edifici storici delle Terre di Canossa, per la riqualificazione a fini culturali di palazzi storici di comuni della Bassa, e per la realizzazione e riqualificazione dei servizi per la fruizione del Parco dell’Appennino.

L’obiettivo 9 del DUP mette in campo 4,7 milioni di euro di fondi FAS a favore delle aree montane e per i territori che presentano eccellenze e specificità da consolidare, attivando investimenti complessivi per circa 7 milioni di euro. Il territorio ha deciso di concentrare le risorse su tre interventi chiave: miglioramento della tratta Reggio Emilia – Castelnovo Monti mediante variante alla Statale 63 in prossimità del centro abitato di Ponte Rosso, sistemazione e miglioramento di strade comunali nel comune di Vetto ed interventi integrati in prossimità del castello matildico a Canossa.

L’obiettivo 10 ha come finalità la valorizzazione delle aree urbane e cittadine per migliorarne la capacità attrattiva. Nello specifico si tratta di risorse FAS per 6,5 milioni di euro che attiveranno investimenti per 13 milioni, finalizzati alla riqualificazione di aree strategiche della città come l’area delle ex Officine Reggiane e l’area Nord e alla riqualificazione ed integrazione nel tessuto urbano dell’asse storico della Via Emilia.

Gli interventi dei presidenti Masini ed Errani

Ad aprire i lavori – ringraziando innanzitutto la Regione, i Comuni, le associazioni di categoria, il sindacato e l’Ausl per il grande lavoro compiuto in questi mesi – è stata la presidente della Provincia, Sonia Masini, per la quale “una presenza così numerosa dimostra l’ampia condivisione di questo Documento e come quello che oggi presentiamo sia un buon lavoro”.

“Le mie frequentazioni europee mi permettono di dire che la Regione Emilia-Romagna ha una buona fama per quanto riguarda la realizzazione di progetti finanziati con fondi europei, non siamo mai stati toccati da scandali, abbiamo sempre dimostrato di essere trasparenti e di saper spendere bene – ha detto la presidente Masini – Noi siamo una terra profondamente europea, ma oggi ci troviamo a dover affrontare nuove difficoltà e molti cambiamenti. Siamo un territorio capace di accettare le sfide, ma quella che la crisi ci impone di affrontare è forse la più difficile. I rischi che corriamo e gli eventuali errori che potrebbero compromettere la ripresa economica del nostro territorio sono diversi: innanzitutto far prevalere una logica assistenzialista, disperdere le risorse, trasformare i ruoli importanti che tanti enti ricoprono in auotoreferenzialità. Non dobbiamo guardare ognuno al proprio orticello, ma compiere uno sforzo vero di confronto ed individuare parametri oggettivi per valutare l’efficacia dei nostri interventi.

“L’intesa di oggi va in questa direzione, conferma un impegno comune rigoroso e serio, la capacità di guardare avanti e di essere veramente innovativi – ha concluso la presidente della Provincia – Noi abbiamo però bisogno di sentire più vicini il Governo nazionale e la Regione, perché il distretto reggiano ha risentito più di altri della crisi. Non chiediamo assistenzialismo, ma un aiuto ad attivare le nostre capacità e competenze. Il nostro è un territorio che sta soffrendo in modo particolare, ma sappiamo di poter contare su tanti amici, a partire proprio dalla Regione”.

Nel suo intervento conclusivo, il presidente della Regione Vasco Errani ha ribadito l’importanza del DUP, “un modello di concertazione nato in Emilia Romagna ed ora preso a riferimento in tutta Europa”, sottolineando “le tante scelte decisive contenute nel Documento che firmiamo oggi: dal potenziamento del trasporto su ferro alla riqualificazione dei centri urbani, dalla trasformazione dell’area Reggiane in Tecnopolo ad investimenti a favore di cultura e ambiente”. “La crisi è veramente pesante, la disoccupazione giovanile è a livelli preoccupanti: identità e comunità sono le parole-chiave per superare questa sfida che è una sfida tecnologica e sociale – ha aggiunto il presidente Errani – Stiamo qualificando i servizi, ma non basta. Quello che serve è costruire insieme una prospettiva, una visione comune che dia sicurezza e ci consenta di immaginare un futuro migliore per i nostri figli, ed il Documento che firmiamo oggi va proprio in questa direzione”.