La scarsità delle risorse messe a disposizione negli appalti pubblici, accentuata dalla crisi economica, e la scarsa considerazione delle condizioni di lavoro degli addetti ai servizi alla persona, sta creando situazioni sempre più insostenibili a scapito dei diritti di chi lavora. Lo denuncia il sindacato di settore Fp/Cgil di Modena.

Fp/Cgil riporta solo il più recente caso della “Cooperativa Sociale “Àncora” di Bologna, la quale impiega da diversi anni 52 dei suoi addetti in regime di appalto nella gestione della casa protetta “Dalla Chiesa” di Ravarino e di parte della casa protetta “Delia Repetto” di Castelfranco. Da almeno un anno e mezzo – denuncia Fp/Cgil Modena – la cooperativa si distingue per inadempienze contrattuali, non adeguando gli inquadramenti e l’applicazione del CCNL, non rispetta l’erogazione del premio di risultato previsto dal Contratto Integrativo Provinciale, inadempienze alle quali Fp/Cgil ha risposto, segnalando prima le infrazioni, chiedendo poi il blocco dei pagamenti fino alla cifra non corrisposta ai lavoratori.

Di fatto, però, né dall’ASP (l’Azienda di Servizi alla Persona che è la titolare dell’appalto), né dai Comuni soci (quelli del distretto di Castelfranco Emilia), abbiamo notato il necessario impegno nella risoluzione delle problematiche esistenti, poiché molti lavoratori hanno oramai accumulato un credito di oltre 750 euro – prosegue il Sindacato modenese.

Ma sono le ultime notizie ad essere sconvolgenti. Scopriamo – continua Fp/Cgil Modena – che la Cooperativa Sociale Àncora non versa oramai dal 2008 il TFR e la relativa trattenuta in busta paga al fondo di previdenza complementare, appropriandosi così in modo indebito di salario differito e corrente dei lavoratori. Si tratta di un atto gravissimo, ancor più alla luce del fatto che il committente pubblico non ha evidentemente esercitato alcun tipo di controllo. Controlli che già sono obbligatori, trattandosi di risorse pubbliche, e che erano ancor più importanti alla luce delle segnalazioni del Sindacato. Tra l’altro, questa situazione getta pesanti dubbi sulla copertura del TFR di quei lavoratori che non hanno aderito alla previdenza complementare.

FP/Cgil ha intimato quindi all’ASP, in qualità di soggetto committente e responsabile in solido, di sostituirsi ad Àncora nel pagamento delle spettanze arretrate (a fronte di quanto previsto dalle leggi in vigore), in attesa di calcolare con precisione quanto dovuto a titolo previdenziale. Ma ancor più FP/Cgil si aspetta dai Comuni del distretto di Castelfranco (a maggior ragione in questa fase di cambiamento che va al superamento del sistema degli appalti in favore del sistema dell’Accreditamento) un miglioramento del sistema dei servizi alla persona, che sia in grado di coniugare i diritti di cittadinanza, ai diritti dei lavoratori in un periodo dove peraltro le risorse non abbondano di certo.

FP/Cgil terrà alto il livello di attenzione – conclude il sindacato –  per evitare il dilagare di abusi e scorrettezze, e di azioni che danneggiano indiscriminatamente lavoratori e cittadini.

(FP/Cgil Castelfranco)