Per decenni quasi dimenticata in un deposito del modenese, una testa di donna è stata attribuita a Raffaello dopo alcuni mesi di esami eseguiti a Firenze. La scoperta si deve a Mario Scalini, soprintendente ad interim di Modena e Reggio Emilia e titolare della soprintendenza di Siena e Grosseto. La ‘perla modenese’ – come è stata battezzata l’opera – è risultata essere un frammento superstite della prima redazione della ‘Madonna della Perla’ del maestro di Urbino, conservata al museo del Prado di Madrid. Le analisi sono state realizzate dal laboratorio Art-Test.