Il Tar del Lazio, sezione 3/a bis, ha accolto il ricorso dell’Università di Parma nei confronti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e di altri 5 Atenei in merito all’assegnazione a tali Atenei di 18 Scuole di specializzazione dell’Area medico-chirurgica già attive negli anni scorsi presso l’Università di Parma. La sentenza, depositata lo scorso 14 maggio, è stata resa nota oggi dalla stessa Università. Il Tar, informa l’Ateneo della città emiliana, ha infatti ritenuto che il Decreto del Miur che prevedeva tali accorpamenti fosse “lesivo dell’autonomia universitaria”, e che, a dispetto dell’intento di razionalizzazione del sistema, potesse “portare ad una “complessificazione” del sistema stesso”; inoltre, sempre secondo il Tar, nel Decreto “non venivano adeguatamente esplicitate le ragioni dei disposti accorpamenti e della individuazione delle Università capofila”.

Le 18 Scuole di specializzazione cui la sentenza fa riferimento, nonchè i relativi Atenei a cui erano state assegnate come “capofila”, sono: Allergologia ed immunologia clinica (Università di Ancona); Biochimica Clinica (Università di Padova); Cardiochirurgia (Università di Bologna); Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica (Università di Ancona); Chirurgia toracica (Università di Modena e Reggio Emilia;) Chirurgia vascolare (Università di Bologna); Dermatologia e venereologia (Università di Modena e Reggio Emilia); Ematologia (Università di Modena e Reggio Emilia); Endocrinologia e malattie del ricambio (Università di Modena e Reggio Emilia); Gastroenterologia (Università di Bologna); Malattie infettive (Università di Modena e Reggio Emilia); Medicina legale (Università di Ferrara); Microbiologia e virologia (Università di Bologna); Oftalmologia (Università di Ferrara); Oncologia Medica (Universita’ di Modena e Reggio Emilia) Otorinolaringoiatria (Università di Ferrara); Scienza dell’Alimentazione (Università di Modena e Reggio Emilia); Urologia (Università di Modena e Reggio Emilia).