Roberto Di Biase, 33 anni, è stato confermato ieri segretario generale del Silp per la Cgil di Modena al termine del 3° congresso provinciale del sindacato di polizia. Segretario in carica, Di Biase è stato riconfermato all’unanimità alla guida del sindacato per il prossimo mandato quadriennale.

Una conferma che è avvenuta dopo un percorso originale di confronto che ha visto la partecipazione nelle assemblee di base di oltre il 95% degli iscritti al Silp, che si conferma il primo sindacato di polizia di ispirazione confederale in provincia di Modena.

Il congresso ha affrontato tanti temi legati alla sicurezza, agli organici di polizia, agli strumenti di lavoro degli operatori di polizia, nonché al nuovo programma di mandato del Silp provinciale.

In particolare, il sindacato ha posto l’accento sulla grave carenza di organico (meno 70 poliziotti a livello provinciale rispetto al 2004) che di fatto stanno limitando enormemente l’attività di intervento della Polizia di Stato, e comprimendo i diritti del personale. Il continuo utilizzo degli straordinari e l’impiego ciclico in turni massacranti ledono oltremodo i diritti fondamentali sanciti dai contratti nazionali di lavoro. In una realtà complessa come Modena, dove la richiesta di sicurezza risulta essere sempre alta e dove è purtroppo certo il radicamento della malavita organizzata, l’organico attuale e l’attuale presidio delle forze di polizia sul territorio non garantiscono livelli di interventi adeguati e un’attività di intelligence necessaria a contrastare fenomeni malavitosi che risultavano sino a pochi anni fa assenti dalla nostra provincia.

Anche a seguito dell’importante dibattito congressuale e della tavola rotonda sulla sicurezza dei cittadini, il nuovo gruppo dirigente del Silp valuta positivamente l’impegno bipartisan (PD-Lega Nord) ad affrontare le tematiche oggetto del Congresso.

Nella relazione conclusiva di insediamento del nuovo segretario sono stati delineati gli impegni che la nuova segreteria dovrà assumersi nel verificare l’attuazione degli accordi decentrati da poco firmati sulle condizioni di lavoro, e in merito agli investimenti per la formazione sia del nuovo quadro dirigente sia del personale di polizia in generale.

Inoltre, il Silp modenese dovrà essere da volano per sollecitare le segreterie regionali e nazionali ad assumere posizioni molto più rigide contro gli attuali interventi legislativi (Ddl intercettazioni e “processo breve”) e per affrontare immediatamente la questione legata al rinnovo del contratto economico nazionale scaduto da ormai 3 anni e per il rinnovo della parte normativa, nonché per la rivisitazione del Regolamento di disciplina ancorato a principi inquisitori senza possibilità di adeguata difesa.