Oltre 200 tute blu della Fiom/Cgil hanno manifestato ieri pomeriggio davanti alla sede Apmi di Modena (in via Pasolini) per protestare contro l’accordo separato sul contratto Unionmeccanica-Confapi che si va profilando in questi giorni. Ipotesi di accordo che vede esclusa la Fiom dal tavolo di trattativa nazionale, se non in veste di osservatore, pur essendo l’organizzazione con il maggior numero di iscritti.

Nonostante il maltempo la manifestazione di ieri è pienamente riuscita e si è svolta senza tensioni.

La Fiom/Cgil continua a fare pressione sulla dirigenza Apmi modenese affinché si possa aprire un tavolo di trattativa territoriale per evitare l’accordo separato nella nostra provincia e tener conto anche delle proposte avanzate nella piattaforma Fiom per il rinnovo del contratto di settore delle piccole-medie aziende metalmeccaniche.

Il permanere di un atteggiamento intransigente dell’Associazione a livello modenese – scrive Fiom/Cgil – non farà che incidere negativamente sulle relazioni sindacali, rafforzando le azioni di mobilitazione della Fiom, sia di carattere sindacale che legale.

La Fiom/Cgil ribadisce che non può essere considerato il Sindacato buono per tutte le stagioni, ovvero sindacato responsabile quando c’è da gestire le crisi, ma escluso dai tavoli di contrattazione nazionale.

Durante il presidio di ieri e il Direttivo provinciale Fiom svolto in mattinata, sono emerse le tante preoccupazioni dei lavoratori metalmeccanici sulle misure contenute nella manovra Finanziaria che per risanare i conti pubblici colpisce il lavoro dipendente pubblico e privato, mentre non sono credibili le misure di contrasto all’evasione fiscale, con nuovi tagli ai trasferimenti agli Enti locali che ridurranno i servizi di welfare per lavoratori e cittadini.

(Fiom/Cgil Modena)