Ci saranno anche una cinquantina di modenesi alla manifestazione nazionale dei quadri e delegati Cisl, in programma domani – sabato 5 giugno – a Roma. L’iniziativa è stata organizzata per discutere i contenuti della manovra economica del governo e rilanciare l’azione del sindacato. «Dopo la manifestazione di domani Roma, nelle prossime settimane terremo assemblee anche a Modena – annuncia il segretario provinciale della Cisl, Francesco Falcone – Sappiamo che la situazione dei conti pubblici è difficile, ma consideriamo particolarmente grave il blocco dei contratti nazionali del pubblico impiego e, con le sue specificità, della sicurezza. Per noi – prosegue Falcone – va salvaguardata la contrattazione integrativa decentrata su efficienza, produttività, economie di gestione delle pubbliche amministrazioni. L’altro impegno della Cisl, che ha già difeso da una rateizzazione brutale la liquidazione dei dipendenti pubblici in un’unica soluzione fino a 90 mila euro, è evitare che si mettano le mani nelle tasche dei lavoratori della scuola. Chiediamo – spiega Falcone – di riconsiderare il superamento del blocco delle progressioni d’anzianità e almeno 20 mila immissioni in ruolo su organici scoperti».

La Cisl, che ritiene giusto perseguire ogni forma di abuso sulle pensioni di invalidità, ribadisce la necessità di rafforzare la tutela sociale delle persone non autosufficienti attraverso una legge nazionale che renda strutturale l’intervento. Inoltre apprezza gli interventi della manovra volti alla crescita, particolarmente il miglioramento della detassazione e decontribuzione del salario di produttività contrattualizzato e l’avvio della fiscalità di vantaggio per il Sud, che va ora consolidata attraverso la finalizzazione dei Fas e dei fondi europei su investimenti, occupazione, infrastrutture.

«Dopo la manovra, che vuole principalmente prevenire la speculazione internazionale dei mercati sul debito italiano, – continua Falcone – è necessario ora affrontare subito il problema della crescita, degli investimenti e della ricerca, decisivi per l’occupazione e la diminuzione del debito pubblico. Non sono più rinviabili le riforme strutturali, a iniziare da quella fiscale, nel cui ambito vanno rafforzati gli strumenti di contrasto all’evasione e introdotte nuove forme di tassazione sui consumi, sulle rendite speculative e sui grandi patrimoni per compensare – conclude il segretario Cisl – la riduzione del prelievo su salari e pensioni».