«Tre infortuni in due giorni dimostrano che, nonostante la diminuzione statistica del numero e della gravità degli incidenti, l’edilizia modenese soffre ancora di gravi problemi strutturali di sicurezza». Lo afferma Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl di Modena, commentando l’infortunio accaduto stamattina in un cantiere in via Salvo D’Acquisto e i due di ieri verificatisi alla Fossalta e presso la ceramica Caesar a Spezzano di Fiorano. «È chiaro che c’è una carenza nell’osservanza delle norme di prevenzione degli infortuni e tutela della sicurezza che chiama in causa prima di tutti i datori di lavoro – osserva Coscia – Anche i lavoratori, però, devono applicare le misure di protezione, non tanto e non solo per essere formalmente “in regola”, quanto per tutelare innanzitutto la loro salute e incolumità». In riferimento all’infortunio che ha coinvolto ieri un cittadino cinese alla Fossalta, il sindacalista della Cisl si chiede se il committente, cioè l’impresa che ha affidato i lavori, ha verificato scrupolosamente i requisiti tecnici e professionali dell’operaio edile e dei suoi colleghi. «Gli enti ispettivi accerteranno eventuali irregolarità, ma è chiaro – sottolinea Coscia – che anche in edilizia esiste un problema di controllo della filiera, cioè delle imprese che intervengono negli appalti e subappalti. L’impresa che ha commissionato il lavoro, quasi sempre italiana e in regola, non può – conclude il responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl – disinteressarsi di chi interviene nelle varie fasi della produzione e magari è costretto a lavorare e vivere in condizioni di semi-schiavitù».