La Federazione della Sinistra di Modena aderisce allo sciopero provinciale di 4 ore e alla manifestazione proclamata dalla FIOM di Modena per giovedì 7 ottobre per dire no ai ricatti di Fiat e Federmeccanica e no alle deroghe al contratto nazionale di lavoro. Invitiamo tutti i cittadini e tutti i lavoratori ad essere presenti davanti alla Maserati alle ore 14, da cui il corteo muoverà verso la sede di Confindustria.

Scendiamo in piazza accanto alla FIOM per dire a Confindustria e a Federmeccanica che la disdetta del contratto nazionale dei metalmeccanici è un atto illegittimo e antidemocratico, che trova la nostra ferma contrarietà.

Scendiamo in piazza accanto alla Fiom per ribadire a sindacati minoritari come Fim e Uilm che si rendono complici del più grande attacco ai diritti e ai salari dei lavoratori che Confindustria e Governo stanno realizzando con un obiettivo molto semplice: far pagare la crisi ai lavoratori.

Lo sciopero provinciale del 7 ottobre e la manifestazione nazionale del 16 ottobre a Roma si caricano di uno straordinario significato democratico, perché ridanno la parola ai lavoratori dopo che gli è stata tolta dalla disdetta unilaterale e illegittima del contratto nazionale di lavoro.

La disdetta da parte di Federmeccanica del contratto nazionale di lavoro smentisce quanti pensavano che il “caso” Pomigliano fosse un episodio isolato. In realtà Confindustria mira a ridisegnare i rapporti sociali e i principi democratici nel nostro Paese con un solo obiettivo: far pagare i costi della crisi ai lavoratori e recuperare competitività sui salari pensando di far lavorare gli operai italiani come quelli polacchi.

Noi, come la FIOM, questo non lo vogliamo e scenderemo in piazza il 7 a Modena e il 16 a Roma.

(Stefano Lugli, segretario Federazione PRC Modena – Massimiliano Desiante, segretario Federazione PdCI Modena)