Il settore dell’industria metalmeccanica bolognese sembra tirare il fiato, anche se sono sempre numerose le aziende in stato di crisi. In particolare, secondo i dati aggiornati a ieri e diffusi in mattinata dal segretario generale della Fiom-Cgil di Bologna, Bruno Papignani, le aziende che utilizzano ammortizzatori sociali (cassa intergrazione ordinaria e straordinaria e contratto di solidarietà) sono 413, la metà rispetto al mese di giugno, ed i lavoratori coinvolti sono 16.881. Altre 94 imprese per circa 2000 dipendenti hanno firmato accordi di mobilita’. Le richieste di mobilità riguardano 600 lavoratori impiegati in 20 aziende e quelle di cassa integrazione speciale coinvolgono 8.840 dipendenti. Il segretario della Fiom bolognese ha annunciato un sit in di protesta, venerdi’ prossimo davanti alla sede di Uniundustria di Bologna per portare all’attenzione della comunita’ la vertenza sul contratto nazionale dei metalmeccanici. Intanto ha detto ancora Papignani alcuni ex lavoratori (ora disoccupati che hanno terminato il periodo di mobilita’) della Sabiem, la fonderia fallita nella cui sede la giunta Delbono decise di creare un’area residenziale, si accamperanno a Palazzo d’Accursio per chiedere risposte al commissario prefettizio Anna Maria Cancellieri.