Lettera aperta dei delegati sindacali Flai/Cgil ai soci italiani e brasialiani di Inalca-Jbs.

Le Rappresentanze Sindacali Unitarie della Flai Cgil dell’ INALCA JBS di Castelvetro di Modena esprimono forte preoccupazione per il protrarsi del Vostro conflitto interno.

Riteniamo incredibile che due imponenti imprese come le Vostre nel campo della macellazione mondiale, INALCA in Europa e JBS nel continente americano, che vantano “responsabilità sociale d’impresa” e “condotte etiche” si mettano a “litigare” fra loro come bambini, attraverso scambi di accuse pesantissime, con l’unico obiettivo di giocare con milioni d’euro come se fossero “bruscolini”!.

Un gioco condotto e portato avanti tenendo all’oscuro migliaia di dipendenti, diretti e delle tante cooperative appaltatrici. Riteniamo assurdo che le uniche informazioni le apprendiamo solo dai mezzi di comunicazione.

Per le Rappresentanze Sindacali Unitarie della FLAI CGIL, ciò che Voi state facendo in questi giorni, è la dimostrazione di come non esistono “imprenditori buoni” o imprese come se fossero “famiglie” (come spesso vuole farci credere Cremonini).

Non esistono imprese “buone” o “famiglie” quando ci sono di mezzo i soldi e fatturati milionari o quando si scontrano le multinazionali.

Durante le fasi del rinnovo del contratto aziendale, i dirigenti di INALCA JBS che conducevano la trattativa, ci volevano far credere che l’azienda era in difficoltà economica e dopo pochi mesi, da un giorno all’altro, apprendiamo dagli organi di stampa che i conti economici si sono miracolosamente risanati.

Non abbiamo mai creduto a quanto ci veniva raccontato, per questo non abbiamo firmato un accordo aziendale che erogava una vera e propria elemosina di 100 euro di “premio” per l’anno 2009 e dei buoni carburante per un “succulento” controvalore di 258 euro.

Un contratto aziendale che ha inoltre peggiorato quanto prevede il contratto nazionale di lavoro e ora, purtroppo, da quanto si apprende sui giornali in merito all’andamento economico possiamo affermare che i fatti ci danno ragione.

Noi non chiediamo la luna. Quello che chiediamo e che invece manca, è la chiarezza e la trasparenza per il bene di tutti. Invece: non un comunicato in azienda e nessun incontro sindacale, nonostante ripetute richieste.

Ciò che non comprendete è che la nostra è una rappresentanza sindacale che è aperta al dialogo e al confronto. E, di confronto, in una fase così complicata ce ne sarebbe un gran bisogno!

Invece, nell’attuale gruppo dirigente, prevale il pregiudizio e l’ostilità nei nostri confronti, compreso un atteggiamento di condotta antisindacale sui cui abbiamo attivato un ricorso e che il Giudice del Lavoro dovrà verificare nei prossimi giorni.

Continueremo a stare vicino a tutti i lavoratori, ma la nostra pazienza ha un limite! Non vogliamo essere ostaggio delle multinazionali che giocano con la vita e le prospettive di migliaia di operai, vogliamo essere dipendenti di una società che persegue il suo scopo sociale così come dichiara pubblicamente.

Se continueranno queste Vostre irresponsabili scaramucce legali, dispetti e contro dispetti, denunce e contro denunce, non esiteremo a promuovere ed attivare tutte le idonee iniziative, anche di lotta.

Infine, vorremmo sottolineare che non tifiamo nessuno, né Cremonini né Brasile, ma solo ed esclusivamente il futuro occupazionale e produttivo di questa azienda.

Castelvetro di Modena, 6 ottobre 2010

Le RSU FLAI CGIL INALCA JBS