Confcommercio Zona di Modena saluta con favore l’intenzione, manifestata dall’Assessore Pini alle Associazioni del Commercio, di rivedere la disciplina relativa alle attività di somministrazione e di spettacolo svolte da circoli privati ed in tale ottica ha formalizzato nei giorni scorsi le proprie proposte.

“L’intento delle nostre proposte – puntualizza Alberto Crepaldi – è innanzitutto quello di riportare le attività di ristorazione e di spettacolo esercitati all’interno dei circoli entro i confini naturali della complementarietà rispetto alla attività di promozione sociale e ricreazione, che deve costituire il cuore dell’azione svolta dai circoli a favore dei propri soci; ciò anche alla luce di un quadro normativo che nel tempo si è definitivamente chiarito in virtù di un consolidato orientamento giurisprudenziale, confermato da altrettante circolari ministeriali”.

“Di fronte a casi in cui le attività di somministrazione e di spettacolo vengono svolte con continuità, facendo uso di elevate professionalità, nonché di mezzi pubblicitari, logistici ed organizzativi complessi, tali da far facilmente presumere che si è di fronte ad una vera e propria impresa, crediamo sia nell’interesse di tutti, non solo intensificare le attività di controllo da parte degli organismi preposti, ma soprattutto sradicare ex lege un elemento distorsivo della leale concorrenza, facendo emergere la vera natura imprenditoriale dell’attività”.

“Nell’ottica di rendere maggiormente rigorosa l’attuale disciplina comunale, risalente addirittura al 1995, si spiegano – continua l’esponente dell’Associazione – le nostre proposte di:

a – prevedere un inasprimento delle sanzioni amministrative, ora irrisorie, nei casi di pubblicità degli eventi aperti al pubblico, senza che sia specificato che l’ingresso è riservato ai soli soci; di pagamento del biglietto d’ingresso agli spettacoli effettuato volta per volta da non soci; di rilascio della tessera associativa contestualmente all’acquisto del biglietto di ingresso.

b – assoggettare le attività di somministrazione svolte dai circoli al medesimo regime orario in vigore per i pubblici esercizi.

c – prevedere, nella nuova normativa, che l’ingresso a spettacoli ed eventi culinari a nuovi soci, sia possibile solo a seguito di delibera degli organi associativi di ammissione a socio e di regolare iscrizione del socio stesso nel libro soci;

d – introdurre un limite annuale di 3 autorizzazioni temporanee per svolgere attività di ristorazione anche a favore di non soci.

“Quando ci siederemo al tavolo di discussione con l’Assessore Pini – conclude Amedeo Faenza, Presidente Confcommercio Zona di Modena -spiegheremo che il nostro obiettivo non è certo “punitivo” nei confronti dei “veri circoli”, ma unicamente quello di creare, anche a Modena, le condizioni affinché “pseudo-circoli” non possano esercitare abusivamente attività di spaccio e intrattenimento, per giunta in concorrenza sleale con pubblici esercizi e locali notturni, sotto il cappello di una normativa di netto favore in materia fiscale e contributiva”.