Interessano anche 88 lavoratori modenesi di Telecom (su un totale di 296 addetti) gli accordi applicativi sui contratti di solidarietà e formazione/riqualificazione professionale firmati nei giorni scorsi da Fistel-Cisl, Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Telecom Italia e il governo. L’intesa rientra nell’accordo quadro del 4 agosto scorso che aveva individuato proprio nei contratti di solidarietà per 1.100 dipendenti e in un ulteriore processo di mobilità volontaria per ulteriori 3.900 lavoratori, che sarà formalizzato nei prossimi giorni, gli strumenti alternativi ai 6.822 esuberi dichiarati da Telecom nei mesi scorsi.

«L’applicazione dei contratti di solidarietà interesserà tutte le strutture aziendali e i livelli inquadramentali, fatta eccezione per Open Access (rete), che costituirà il bacino attraverso il quale verranno effettuati i processi di mobilità volontaria – spiega Nino Remigio, delegato Fistel-Cisl nella rsu Telecom di Modena – In Open Access approderanno coloro che faranno parte del piano di formazione e riconversione nei reparti in esubero».

A livello nazionale i contratti di solidarietà riguarderanno 29.204 lavoratori, avranno decorrenza da lunedì prossimo 8 novembre al 7 novembre 2012, saranno di tipo “verticale”, cioè con giornate intere di sospensione e relativa distribuzione su base settimanale o mensile. Gli orari di lavoro saranno ridotti, a seconda dei settori aziendali interessati, del 15 per cento (39 giornate di riduzione/anno), 8,08 per cento (22 giornate di riduzione/anno) e 3,27 per cento (8,5 giornate di riduzione/anno).

«L’impatto economico dei contratti di solidarietà sarà più accettabile perché coinvolge tanti dipendenti e anche perché – prosegue Remigio – i corsi di riconversione per acquisire conoscenze e possibile reinserimento nell’organico aziendale saranno svolti durante le giornate di riduzione e retribuite regolarmente». Le segreterie nazionali di Fistel-Cisl, Slc-Cgil e Uilcom-Uil esprimono un giudizio positivo sui contenuti degli accordi, i cui elementi caratterizzanti necessitano di un impegno straordinario per gestire la portata dei processi che si vanno a realizzare, dal numero di lavoratori coinvolti nei contratti di solidarietà alla necessità di un monitoraggio costante a tutti i livelli sui processi di reinternalizzazione di attività, fino alla formazione e riqualificazione professionale che rappresentano la chiave di volta per raggiungere l’obiettivo di trasformare in nuove professionalità gli esuberi dichiarati da Telecom Italia.

«Su questo versante assumono un’importanza fondamentale i tavoli di monitoraggio nazionali e territoriali – aggiunge Edmund Agbettor (foto), segretario provinciale della Fistel-Cisl di Modena – In particolare questi ultimi vedranno coinvolti, oltre alle strutture territoriali, i relativi componenti del coordinamento nazionale rsu e una rsu di staff per ogni tavolo».