Sono oltre mille i modenesi iscritti all’Associazione italiana celiachia, ma le persone che soffrono di intolleranza alimentare al glutine sarebbero in provincia di Modena, sulla base delle stime, circa il doppio. Al tema è dedicato il convegno “Allergie alimentari: la celiachia” in programma lunedì 22 novembre, dalle ore 15, alla sala Gorrieri del palazzo Europa in via Emilia ovest 101 (primo piano) a Modena. Lo promuovono la Provincia di Modena, Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare), Europass e l’Aic (l’Associazione italiana celiachia) con l’obiettivo di favorire una migliore conoscenza di questa intolleranza alimentare che impedisce a chi ne soffre di mangiare pasta, pizza, pane o biscotti, tutti gli alimenti insomma che contengono farina.

Intervengono il presidente della Provincia Emilio Sabattini e diversi tecnici: Rosangela Marchelli, esperta scientifica del gruppo nutrizione dell’Efsa, si occupa delle normative e delle problematiche connesse con le allergie alimentari; Caterina Pilo, direttore generale di Aic, illustra la normativa nazionale sulla celiachia; Umberto Volta, presidente del comitato scientifico di Aic, analizza luci e ombre della dieta aglutinata; Carlo Patassi, del dipartimento di Pediatria dell’Università delle Marche, si sofferma sull’epidemiologia della celiachia. Coordina l’assessore provinciale all’Agricoltura Giandomenico Tomei.

«I celiaci – sottolinea Tomei – chiedono una maggior attenzione ai loro problemi, in particolare in mense, ristoranti, ospedali e nella distribuzione alimentare. Vogliamo sensibilizzare diversi soggetti, dai gestori di ristoranti agli agriturismi, affinché venga offerto un servizio sempre più adeguato alle esigenze delle persone che ne soffrono di questa intolleranza».

La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza presente in cereali come avena, farro, frumento e orzo. La dieta senza glutine prevede quindi l’eliminazione totale di ogni traccia di farina negli alimenti, mentre è possibile utilizzare riso, mais o miglio. Si manifesta fin dai primi anni di vita ma può colpire anche in età adulta a seguito di una gravidanza, di stress o di una infezione intestinale. I sintomi sono perdita di peso, diarrea e carenza nutritiva, ma spesso non sono molto evidenti. Da una stima dell’Associazione italiana celiachia (www. celiachia.it) il problema riguarda circa una persona ogni 100/150, ma non sono disponibili dati ufficiali sui diagnosticati.