“La Cgil torna a Roma sabato 27 novembre per rivendicare un futuro per questo Paese, in particolare per i giovani e per l’intero mondo del lavoro” ha detto stamattina in conferenza stampa il segretario della Cgil di Modena nel presentare insieme agli altri componenti della segreteria confederale Zanasi, Prodi, Riso, Scacchetti e Ficcarelli, le ragioni della manifestazione nazionale Cgil di sabato 27 novembre.

“Il Paese – ha aggiunto Pivanti – sta attraversando una profondo crisi istituzionale e morale, e il Governo e questa maggioranza di centrodestra anziché trovare soluzioni vere ai problemi della gente, alla disoccupazione e al sostegno all’economia, punta a ridurre i diritti dei lavoratori, ad abbassare la domanda e i consumi interni, ai tagli alla scuola pubblica, al sistema della ricerca pubblica e alla cultura, non sostiene l’innovazione tecnologica, non ha un’idea di politica industriale, mentre anche gli Enti locali saranno costretti a tagliare il welfare”.

Se si continua a pensare che per uscire dalla crisi si deve ridurre il costo del lavoro, i diritti e il welfare, per la Cgil è un’idea folle e fallimentare.

Anche a Modena l’occupazione non riparte, se non ci saranno provvedimenti immediati sul rinnovo della cassa integrazione in deroga per il 2011, solo nella nostra provincia sono a rischio 8.000 posti di lavoro, migliaia di lavoratori in Italia resteranno senza tutele. Difficile la situazione del nostro Ateneo che ha sopportato forti tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario, passando da 95 milioni di euro nel 2009, ad una previsione di 92 milioni sul 2010 e ad una cifra ancora più bassa per il 2011. Se solo il pagamento degli stipendi richiede 93 milioni di euro, come si farà ad assumere nuovi ricercatori e a stimolare la ricerca per l’innovazione?

Ancora, la Cgil stima che i tagli agli Enti locali di tutta la provincia saranno intorno ai 60-70 milioni di euro e peseranno prevalentemente sul welfare, con ricadute negative su servizi ed occupazione.

“Per invertire questa tendenza, per contrastare la crisi, per ridare fiducia al Paese e ai giovani, la Cgil – ha proseguito Pivanti insieme alla segreteria modenese – propone una vera riforma fiscale che punti a ridurre le tasse su lavoro e pensioni, l’inasprimento della lotta all’evasionefiscale, l’aumento della tassazione su rendite finanziarie ed immobiliari, il tutto finalizzato a recuperare risorse”.

Con la manifestazione del 27 novembre si chiede anche una riforma degli ammortizzatori sociali per estenderli ai precari e ai giovani che ne sono oggi esclusi, una decisa lotta alla precarietà che è purtroppo in ulteriroe crescita, come dimostrano anche i dati del mercato del lavoro modenesi dove l’82% dei nuovi avviamenti sono improntati a precarietà e solo il 18% delle assunzioni è a tempo indeterminato.

La Cgil chiede politiche per rimettere in moto la produttività del sistema Paese, rilanciando le infrastrutture, la ricerca, intervenendo sul riassetto idrogeologico, la green economy, le politiche per la casa a cominciare da ristrutturazione messa in sicurezza del patrimonio abitativo e degli edifici pubblici. Insomma le misure che stanno adottando in tutti i Paesi europei.

“Accanto a questo serve continuare nella lotta alla criminalità organizzata e una diversa politica sull’immigrazione – ha detto ancora Pivanti – Chiediamo la sospensione per 2 anni della Bossi/Fini perché altrimenti si produrrà più clandestinità, riduzione in schiavitù degli immigrati che perdono il lavoro, si alimenterà l’economia malavitosa, l’evasione fiscale e contributiva”.

La manifestazione del 27 novembre dà continuità alla mobilitazione che la Cgil ha messo in capo negli ultimi due anni e segue alla manifestazione nazionale della Fiom del 16 ottobre per i diritti e per il contratto. Se dopo il 27 novembre non verranno risposte, la Cgil è intenzionata a proseguire nella mobilitazione.

La Cgil di Modena porterà a Roma sabato prossimo oltre 2.000 lavoratori con un treno speciale e 35 pullman in partenza da tutte le zone della provincia. Per le ultime prenotazioni consultare il sito www.cgilmodena.it o telefonare presso le sedi sindacali.

I cortei partiranno alle ore 9.30 da piazza della Repubblica e da piazzale dei Partigiani. Comizio conclusivo a piazza San Giovanni del segretario generale della Cgil Susanna Camusso.