È stato approvato ieri per acclamazione dai lavoratori Crv riuniti in assemblea l’accordo raggiunto dai sindacati sulla riorganizzazione aziendale prevista dalla fusione per incorporazione di Banca Crv Cassa di Risparmio di Vignola in Banca Popolare dell’Emilia-Romagna. Lo comunicano Dircredito Fd, Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Sinfub, Ugl Credito e Uil.Ca-Uil di Modena, che il 18 novembre scorso hanno siglato l’intesa con Bper e Crv. «L’accordo riguarda i 384 dipendenti ex Cassa Risparmio Vignola e garantisce i livelli occupazionali, salvaguarda i livelli retributivi, tutela dal rischio di un’ampia mobilità territoriale – spiegano i sindacati – I dipendenti, e i sindacati con loro, sono rimasti fortemente sorpresi da una fusione negata fino a pochi mesi fa e, per di più, non giustificata dalla buona situazione di bilancio di entrambe le aziende. Le ristrutturazioni in atto nel settore, quindi, toccano per la prima volta in profondità il territorio modenese, nell’ormai unica azienda di tali dimensioni rimasta sul territorio. Per le nostre organizzazioni questa fusione ha rappresentato il banco di prova della nostra capacità di gestire le ricadute della crisi sul nostro territorio».

I lavoratori Crv, attraverso un meccanismo tecnico, beneficeranno del miglior trattamento retributivo previsto dal raffronto tra Crv e Bper. L’intesa tutela anche la mobilità dei circa ottanta dipendenti della direzione centrale Crv di Vignola, che vengono trasferiti sul capoluogo, e dei 26 addetti delle filiali Crv e Bper che, in seguito alla fusione, saranno chiuse. «Avevamo già dichiarato che l’incorporazione di Banca Crv in Bper è un’operazione comprensibile, ancorché improvvisa; l’approvazione di questo accordo ci conferma la sua sostenibilità – commenta la Fiba-Cisl di Modena – Occorre ora lavorare alacremente per il costante miglioramento della qualità delle relazioni sindacali all’interno del gruppo Bper».