Il sindacato non vuole rinunciare all’aumento dell’orario per 600 part-time ed alla stabilizzazione di 300 precari ma non condivide gran parte delle condizioni poste dalla azienda di seguito riportate e che i lavoratori hanno il diritto di conoscere.
In data 23 novembre è proseguito il confronto con Coop. Estense per il rinnovo del Contratto Integrativo. Nella riunione precedente (14 ottobre), la Cooperativa aveva presentato una proposta i cui cardini principali vertono sui seguenti argomenti:
1. aumento a 600 part-time dell’orario di lavoro in 4 anni (prevalentemente in Emilia);
2. trasformazione di 300 persone da contratto a termine a tempo indeterminato;
3. trasformazione del salario di risultato collettivo in un premio individuale di merito rispetto alle singole valutazioni in riferimento alla scheda di valutazione individuale, “la pagellina“
4. su questa logica ha detto che è disponibile a mettere in palio un buono spesa da 250euro per le divisioni che non avessero raggiunto il premio (quasi certamente Puglia) e quindi anche il buono spesa verrebbe erogato secondo “la pagellina” per cui il lavoratori a totale discrezione dei capi potranno fare la spesa nella Cooperativa usufruendo di un buono che va da 0 euro a 250 euro.
5. riduzione del trattamento domenicale e festivo, sia rispetto a gli attuali trattamenti previsti per l’Emilia che per la Puglia. L’ azienda dice che intende salvaguardare i trattamenti degli attuali assunti, ma esclude da questa salvaguardia i 600 lavoratori part–time ai quali verrebbe aumentato l’orario perché a suo avviso sarebbero già abbastanza avvantaggiati e quindi posso avere ridotto il trattamento domenicale e festivo.
6. esclusione per tutti i nuovi assunti a trattamenti economici e normativi del contratto integrativo aziendale per 4 anni;
7. maggiore flessibilità per i full-time.
Le Organizzazioni Sindacali, pur ritenendo importanti le aperture dell’Azienda rispetto all’aumento dell’orario a 600 part-time (seppur non ancora sufficienti in particolar modo per il personale della Puglia dove 470 persone circa, hanno ancora un part-time a 20 ore), ed anche della stabilizzazione di 300 contratti a termine (da noi chiesto in piattaforma anche se con un sistema diverso), ritengono che le restanti richieste, che si muovono in direzione opposta alla piattaforma da noi presentata 2 anni fa, non si possano accettare così come proposte.
All’incontro del 23 novembre, abbiamo proposto di ragionare su un ulteriore pezzo di salario variabile, collegato a obiettivi da assegnare a gruppi di persone, per incentivare il lavoro comune verso obiettivi di miglioramento qualitativo della cooperativa stessa. Tra l’altro senza escludere anche l’ipotesi di un incentivo individuale legato ad un parametro chiaro e verificabile, ma non certamente su un giudizio aziendale complessivo sul lavoratore o lavoratrice.
La Cooperativa ha valutato “insignificante” la nostra proposta, mantenendo una posizione rigida e ferma sulla loro idea di salario di merito individuale, che tra l’altro, vedrebbe una parte di lavoratori e lavoratrici, (sempre in base alle loro valutazioni individuali) con un premio ridotto o addirittura annullato. L’atteggiamento di totale chiusura della Cooperativa, non ha permesso di proseguire serenamente il confronto.
Per tali motivi le Organizzazioni Sindacali dichiarano lo stato di agitazione e invitano le lavoratrici ed i lavoratori a partecipare alle assemblee che verranno indette per dare completa informazione e condivisione del merito della trattativa.
Le Organizzazioni Sindacali, saranno disponibile a riprendere la trattativa quando Coop Estense si presenterà al tavolo per concludere un contratto dignitoso e non per riproporre (come ormai fa da 2 anni) continue richieste di restituzione di istituti contrattuali importanti per le lavoratrici ed i lavoratori e quando assumerà un atteggiamento maggiormente rispettoso nei confronti delle controparti sindacali e dei lavoratori che quotidianamente contribuisco al successo di questa impresa Cooperativa.
(Filcams Cgil – Fisascat Cisl – Uiltucs Uil)
