Che fine faranno i 15 lavoratori delle biglietterie Atcm di Modena (stazione treni e stazione corriere, e sedi distaccate in provincia) edegli uffici di Sassuolo e Mirandola? Sembra infatti che la direzione Atcm non sia più interessata a fornire ilservizio di vendita di biglietti e abbonamenti, dato in appalto da oltre 10 anni alla ditta Progetto Lavoro.

Già prima dell’estate infatti Atcm ha attuato un forte taglio sul servizio di biglietteria fornito alla clientela e, dall’inizio di novembre ha effettuato una gara privata per un riaffido temporaneo del servizio (con nuova aggiudicazione a Progetto Lavoro) che prevede un ulteriore taglio del 25% sul capitolato di servizio.

Dietro quei tagli c’è un sensibile e inevitabile peggioramento del servizio alla clientela e, immaginiamo, oltre al calo qualitativo vi sarà anche un calo di introiti per un’azienda che già fa fatica a far quadrare i propri conti. E soprattutto dietro quei tagli vi sono 15 lavoratori, erano 20 quest’estate, ma chi ha potuto e saputo trovare di meglio si è cercato un altro posto di lavoro per evitare l’ingente taglio dei salari.

Queste dimissioni spintanee hanno sino ad ora permesso di tamponare il problema che oggi però si ripresenta in tutta la sua drammaticità per i 15 lavoratori e lavoratrici residui. Riducendo le biglietterie, si disincentiva la vendita diretta dei biglietti-abbonamenti e il servizio di informazioni al pubblico. L’intenzione sembra quella di disincentivare l’accesso della cittadinanza al servizio di trasporto pubblico locale, facendo degli autobus dei mezzi blindati, se pensiamo al recente progetto di installazione dei tornelli sui mezzi pubblici.

Alle richieste di confronto della Filcams-Cgil, la direzione aziendale ha risposto dicendo che era stata fatta una gara regolarmente aggiudicata e che dunque il nostro interlocutore era la cooperativa aggiudicataria del servizio.

In questi giorni il sindacato incontrerà Progetto Lavoro e ancora una volta cercherà tutte le strade utili alla risoluzione del problema nonostante l’assenza del “convitato di pietra” Atcm pesi come un macigno sulla possibilità di soluzione positive. La Filcams-Cgil sollecita l’opinione pubblica e tutti i soggetti interessati (Comune, Agenzia per la Mobilità Amo) ad avere garanzie nonché a rivendicare il diritto ad un servizio pubblico di qualità. Servizio pubblico che passa anche e soprattutto attraverso la qualità e la stabilità del Lavoro. Se non verranno risposte, la Filcams-Cgil di Modena è intenzionata a intraprendere le dovute azioni di protesta a sostegno dei lavoratori.

(Filcams/Cgil Modena)