Tra gli effetti della crisi economica che dal 2008 colpisce anche il nostro territorio vi è pure il forte aumento delle aziende coinvolte in procedure concorsuali o fallimentari. Al Tribunale di Reggio Emilia, negli ultimi tre anni, si è infatti registrato un incremento del 75% delle procedure concorsuali (dalle 68 imprese coinvolte nel 2008 alle 119 del 2009 e alle 120 dello scorso anno) che ha ulteriormente appesantito il carico di lavoro della cancelleria. Alla richiesta di aiuto lanciata dal Tribunale, la Provincia di Reggio Emilia non è rimasta insensibile e proprio oggi, grazie al sostegno della Fondazione “Manodori”, è stato emesso un avviso pubblico per selezionare 12 disoccupati o cassintegrati che per 6 mesi potranno svolgere un tirocinio presso il Palazzo di giustizia.

I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati questa mattina dalla presidente e dal vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini e Pierluigi Saccardi, dall’ex presidente facente funzione del Tribunale Rosaria Savastano e dal presidente della Fondazione “Manodori” Gianni Borghi. Proprio grazie all’erogazione a titolo di liberalità da parte della Fondazione di 35.000 euro sarà infatti possibile assegnare ai tirocinanti – che non possono essere retribuiti – un rimborso-spese forfettario di 413,17 euro mensili, a fronte di un monte-ore del tirocinio pari a 33 ore settimanali da svolgere presso la cancelleria del Tribunale, incaricata di ritirare le documentazioni e istanze relative alle procedure concorsuali. In questo modo sarà possibile ridurre il disagio per aziende, lavoratori e cittadini che in questa fase già difficile per le attività economiche e produttive si trovano a subire rallentamenti nel disbrigo delle procedure concorsuali.

“E’ bene premettere che né la Provincia né la Fondazione Manodori hanno competenze sul buon funzionamento della giustizia, che è prerogativa, onore ed onere dello Stato – ha detto la presidente della Provincia, Sonia Masini – Il nostro intervento, dunque, non è scontato né dovuto tanto più in un momento in cui lo Stato riduce le risorse agli enti, 6 milioni di euro in meno solo alla Provincia, ma siamo tuttavia convinti ed orgogliosi di questa iniziativa che, così come avvenuto in passato, ci consente di aiutare un’altra, importantissima istituzione a lavorare meglio e servire in maniera più efficace i cittadini”. “A chi attacca i giudici, noi rispondiamo affiancando i magistrati e gli operatori della giustizia, consapevoli dell’importanza del loro lavoro”, ha aggiunto la presidente Masini.

La presidente di sezione, e fino a poche settimane fa presidente facente funzione del Tribunale Rosaria Savastano, ha ringraziato, anche a nome del presidente Francesco Maria Caruso, Provincia e Fondazione “per questo atto di generosità a favore non solo del Palazzo di giustizia, ma di tutto il territorio”. “Un territorio caratterizzato da un ricco tessuto imprenditoriale – ha aggiunto – che, in particolare in questo momento di crisi, esprime una sempre maggiore richiesta di giustizia alla quale il personale togato e no, pur essendo a Reggio Emilia motivato e qualificato, non riesce a dare risposte rapide per le carenze di organico al quale il Ministero non pone rimedio. Oltre ad un aumento del 75% delle procedure concorsuali, abbiamo 6.000 pratiche civili pendenti e grossi ritardi anche nei decreti ingiuntivi, pure fondamentali per consentire alle aziende di recuperare crediti e liquidità. I tirocinanti che ci saranno assegnati, e che svolgeranno compiti amministrativi nelle varie cancellerie, saranno utilissimi per noi, ma potranno a loro volta beneficiare di una esperienza valida e spendibile”.

“La Fondazione ha da subito aderito con entusiasmo al progetto della Provincia a favore del Tribunale in quanto ne beneficeranno tutti i cittadini e lo stesso sviluppo dell’intero territorio – ha spiegato il presidente della “Manodori”, Gianni Borghi – Interveniamo in maniera sussidiaria, perché appunto il funzionamento del Tribunale non è nostra competenza, ma siamo pronti a sostenere anche in futuro, speriamo insieme ad altri, questa iniziativa”.

Come funziona il bando

A individuare le soluzioni tecniche consentite dalla normativa e poter procedere all’effettivo utilizzo delle risorse che verranno reperite e messe a disposizione, già dalla fine di febbraio nonché ad adottare gli atti e a svolgere i procedimenti necessari, ha provveduto la Provincia di Reggio Emilia, nell’ambito dell’attività del proprio Ufficio anticrisi.

“Dopo aver approfondito alcune esperienze di altre realtà territoriali che si sono attivate in questo periodo per limitare gli effetti dell’aumento di pratiche nei tribunali, la soluzione tecnica individuata dalla Provincia, per dare risposta alla richiesta del Tribunale, consiste nell’emanazione di un avviso pubblico per la selezione di tirocinanti al quale potranno partecipare i disoccupati, le persone in cassa integrazione guadagni straordinaria (anche in deroga) o in contratto di solidarietà a zero ore da almeno 6 mesi, ma anche i lavoratori autonomi privi di lavoro da almeno 6 mesi, una categoria tanto numerosa, solo a Reggio sono 30.000 le partite Iva, quanto scoperta sul fronte degli ammortizzatori sociali ”, ha spiegato il vicepresidente Pierluigi Saccardi. Le persone interessate potranno presentare domanda al Centro per l’impiego di Reggio Emilia entro il 10 febbraio, utilizzando i moduli e seguendo le modalità riportate nell’avviso pubblico già oggi online sul sito della Provincia di Reggio (www.provincia.re.it).

La formazione della graduatoria per la selezione dei tirocinanti – che resterà in vigore 18 mesi e potrà essere utilizzata per ulteriori incarichi – avverrà attraverso le modalità riportate nell’avviso allegato alla determina: in caso di parità di punteggio in graduatoria, verrà promosso il tirocinio in favore della persone più giovani di età.

A fronte delle risorse ad oggi utilizzabili, in questa fase saranno attivati 12 percorsi di tirocinio della durata di 6 mesi ciascuno, che potranno aumentare non appena si renderanno disponibili ulteriori risorse economiche eventualmente rese disponibili dalla Provincia e da altri soggetti pubblici e privati del territorio.