La Cisl Funzione pubblica di Modena ha deciso di non partecipare alla consultazione sulla riorganizzazione della polizia municipale di Modena. «Con le modalità scelte dalle altre organizzazioni sindacali il referendum rischia di offuscare l’unica vera conquista ottenuta dagli agenti dopo mesi di trattativa, cioè la volontarietà sul turno 1-7 – spiega Stefania Gasparini, responsabile Cisl Fp – Purtroppo gli altri sindacati non hanno accettato la nostra proposta di modificare la scheda che verrà usata per la consultazione. Riteniamo sia un errore non chiedere il parere dei lavoratori su ogni singolo punto della riorganizzazione. Per noi l’unico obiettivo è giungere a risultati concreti per i lavoratori del Corpo, ripartendo dai risultati, per quanto parziali e insufficienti, raggiunti finora dalle rsu e dalle organizzazioni sindacali».

Ricordiamo che la Cisl Fp aveva condiviso con le altre organizzazioni sindacali l’opportunità di consultare i lavoratori sulla riorganizzazione della polizia municipale e sul nuovo servizio di videosorveglianza notturno. La Cisl aveva, però, suggerito di distinguere nella scheda la votazione su ciascun punto: volontarietà del turno 1-7, reperibilità degli ispettori, ricadute della riorganizzazione (turni fino alle 5, limitazione dell’esonero ecc). «Questo – continua Gasparini – per meglio comprendere l’orientamento dei lavoratori su ciascun punto della proposta. Un voto unico e complessivo, infatti, rende inutile la consultazione perché gli agenti hanno già manifestato la loro contrarietà alla proposta di riorganizzazione».

La Cisl sottolinea che l’adesione volontaria al turno 1 -7, per la quale la stessa Cisl si è battuta, è stata offerta dal Comune solo lunedì mattina, senza che sia stato possibile poterne discutere con gli operatori di polizia municipale. Per la Cisl soltanto il confronto con l’Amministrazione comunale può consentire di migliorare una proposta ritenuta ancora parziale e insufficiente, a partire dall’accoglimento della richiesta di volontarietà, puntando su un adeguato riconoscimento economico dei servizi aggiuntivi e sulla sperimentazione del nuovo orario per verificare che sia rispondente alle esigenze della comunità modenese, oltre che compatibile con i diritti dei lavoratori. «Nei prossimi giorni presenteremo una piattaforma sindacale con le nostre proposte, concrete e costruttive, per tutelare da una parte gli agenti e dall’altra cercare le soluzioni migliori per i cittadini. Per noi – conclude Stefania Gasparini – è necessario innanzitutto chiarire ruolo e funzioni degli agenti di polizia municipale, mettendo in campo azioni in sinergia con le altre forze dell’ordine presenti sul territorio».