Saremo in piazza giovedì 27 gennaio, con la FIOM e le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici della nostra regione, nonché con tutti i cittadini che, ne siamo certi, vorranno essere parte di questa grande giornata di mobilitazione.

Ci saremo perchè ciò che è successo a Mirafiori appartiene a tutti noi, nessuno escluso, e perché sentiamo l’urgenza di intrecciare il filo di un’alternativa che ogni giorno appare sempre più urgente.

La Fiat ha aggredito diritti costituzionalmente garantiti, impresso una svolta autoritaria alle relazioni industriali, diviso con un solco ottocentesco le parole lavoro e libertà, lavoro e democrazia.

Pomigliano ha aperto un varco, che Mirafiori ha immediatamente allargato, proponendosi come vero modello di inciviltà.

Federmeccanica ha rilanciato, proponendo l’abolizione de facto del contratto collettivo nazionale, ovvero della condizione fondamentale di tutela per milioni di lavoratori.

Il governo, quando non distratto da altre vicende, applaude, confermato nell’idea già contenuta nelle leggi su scuola e università che l’Italia possa e debba diventare un paese di terza fascia, un paradiso per la rendita e la speculazione, un luogo dove tornare a sperimentare forme di sfruttamento che si credevano dimenticate.

E’ un momento buio per il nostro paese, in cui la crisi economica e il tramonto berlusconiano aprono rischi per la qualità e forma della nostra democrazia, mentre intere generazioni subiscono la stretta della precarietà e di una crescente disoccupazione.

Per questo ancora di più ringraziamo le operaie e operai di Mirafiori, che pur sconfitti hanno dimostrato che anche sotto ricatto si può tenere aperta la partita, e la FIOM.

Sinistra Ecologia Libertà c’è e ci sarà, per un’alternativa che recuperi il vocabolario della democrazia, fuori e dentro i luoghi di lavoro, che restituisca all’Italia un futuro di diritti, che del lavoro come bene comune faccia il principio fondamentale di governo.

(SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ EMILIA ROMAGNA)