L’assessore regionale alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, ha scritto una lettera ai ministri Paolo Romani (Sviluppo economico), Maurizio Sacconi (Lavoro) e Ferruccio Fazio (Sanità), per informarli ufficialmente della situazione della Gambro Dasco, e delle intenzioni dell’azienda di ridimensionare l’attività a Mirandola/Medolla, e di tagliare 400 posti di lavoro.

L’assessore regionale ha voluto informare il Governo della ricostituzione del Tavolo regionale che aveva già consentito di raggiungere un accordo tra le parti nel 2009 e della intenzione dei rappresentanti dell’azienda, dei lavoratori e delle istituzioni di convocare nuovamente tale Tavolo regionale immediatamente dopo l’incontro sindacale di Roma del prossimo 10 febbraio prossimo.

«La collaborazione e l’azione corale delle istituzioni può essere, in questa come in altre situazioni, un fattore decisivo per il migliore esito del confronto fra le parti e per la costruzione di un progetto pienamente condiviso di sviluppo dell’impresa e di valorizzazione del lavoro. La riunione del Tavolo regionale – scrive Muzzarelli – ha messo in evidenza la forte e sostanziale unità dei rappresentanti sindacali aziendali e dei sindacati di categoria e confederali e la loro determinazione di contrastare le scelte dell’azienda e di raggiungere un accordo che tuteli il lavoratori e garantisca solide prospettive a Gambro Dasco».

Muzzarelli, inoltre, rimarca che «è necessario, che la questione sia seguita con attenzione, in relazione al valore che la vicenda ricopre per la politica industriale, il lavoro e i rapporti fra il sistema sanitario nazionale e le imprese, essendo Gambro Dasco uno dei principali fornitori di dispositivi medici del servizio sanitario nazionale. Né alle parti, né alle istituzioni è stato presentato un vero piano industriale e quanto è stato esposto dai rappresentanti di Gambro Dasco appare non solo pesante e inaccettabile sul piano occupazionale, ma debole dal punto di vista di un consolidamento e rilancio di un’impresa che ha sempre avuto un ruolo di primo piano nel distretto biomedicale e che fino ad oggi aveva mostrato grande attenzione alla ricerca e alla innovazione dei prodotti».

Nel concludere la missiva Muzzarelli evidenzia che «siamo impegnati con gli enti locali, ed insieme alle forze sindacali, che hanno manifestato grande unità di intenti e determinazione, ad assicurare uno sviluppo positivo della vertenza e un confronto di merito che consenta di definire un piano industriale di respiro strategico per l’impresa. Il distretto biomedicale ha dimostrato la sua forza e il suo dinamismo anche in questi anni di grande difficoltà per l’economia».