Apprendo con sgomento e meraviglia dalla stampa di oggi in merito alla vertenza Gambro che per l’impresa, le maestranze in esubero sono da considerarsi tra loro diverse: i dipendenti fissi e quelli precari. E’ evidente che questa distinzione per il Sindacato è inaccettabile !!! Tutti i lavoratori sono dipendenti con pari dignità e pari diritti, tutti hanno contribuito al successo e alla crescita dell’impresa, tutti sono lavoratori con famiglie a carico e con diritto al lavoro.

Non accettiamo che si distinguano le 400 posizioni in esubero, differenziandole sulla base del quale contratto di lavoro che hanno le maestranze. Non permettiamo si facciano forzature atte a dividere i lavoratori. Per questo ribadiamo che per il sindacato è assolutamente inaccettabile che l’azienda intenda procedere con queste espulsioni dal processo produttivo (che contrasteremo in ogni modo), e che solo partendo da un confronto serio su un piano industriale, capace di salvaguardare i livelli occupazionali, è possibile immaginare un esito positivo e condiviso di questa difficile vertenza.

D’altra parte l’impatto sociale ed economico dei 400 esuberi dichiarati dall’azienda, sarebbe molto alto per l’intero territorio dell’Area Nord, e l’azienda deve sapere che il sindacato metterà in campo tutte le azioni per contrastare questo disegno.

(Manuela Gozzi, segretario Filctem/Cgil Modena)