Sabato 5 febbraio la federazione della sinistra torna in piazza a Mirandola per dire no alla delocalizzazione della Gambro e chiedere la massima mobilitazione di tutte le forze democratiche per evitare un vero e proprio disastro occupazionale.

Daremo la parola a lavoratori e sindacalisti perchè possano raccontare questa assurda storia ai cittadini, e ad ascoltarli sarà presente Roberta Fantozzi, responsabile nazionale lavoro di Rifondazione Comunista.

La proposta della Gambro di licenziare 400 lavoratori va respinta al mittente nel modo più fermo, perchè il rischio di un effetto a catena è altissimo, oggi alla Gambro, domani in tutti i luoghi di lavoro. Siamo di fronte agli effetti della globalizzazione che produce la crisi, perché la Gambro non è una fabbrica in crisi, ma una multinazionale che sceglie di spostarsi dove il costo del lavoro è più basso perchè più alto è lo sfruttamento dei lavoratori. Alla Gambro non gliene frega nulla se 400 lavoratori perdono il lavoro, ed è disposta a fare il bunga bunga agli operai in nome del profitto.

Respingiamo con forza anche il tentativo della Gambro di abbandonare al loro destino i 140 lavoratori interinali. Questa vicenda dimostra come il precariato porti con sé minori diritti per i lavoratori e sia una piaga per il mondo del lavoro. Alla Gambro non ci deve essere nessuna delocalizzazione e nessuna riduzione del personale!

La Federazione della Sinistra, già nel novembre scorso, ha presentato al consiglio regionale una proposta di legge contro le delocalizzazioni che, se approvata, obbliga le aziende che scelgono di delocalizzare a restituire i finanziamenti regionali ricevuti e pone vincoli urbanistici per evitare che, dietro la chiusura di uno stabilimento, ci sia una speculazione edilizia.

Lavoriamo affinché il Governo di Berlusconi, di Marchionnne e di Confindustria se ne vada al più presto e si possa approvare una legge nazionale che, come la nostra proposta regionale, contrasti le delocalizzazioni.

Nel frattempo lavoriamo perché la nostra proposta di legge possa essere approvata al più presto.

(Nando Mainardi, segretario Regionale PRC – Stefano Lugli, segretario provinciale PRC Modena)