Lunedì 28 febbraio, alle 12, ai Giardini Margherita, nei pressi di Piazzale Jacchia, il commissario straordinario Annamaria Cancellieri presenzierà alla cerimonia di inaugurazione della targa in ricordo della donazione al Comune di Bologna di 50 alberelli di ciliegio giapponese da ornamento da parte dell’ “Associazione dei ciliegi italo-giapponese”. La donazione, che ha coinvolto diversi comuni italiani, avviene nell’ambito degli scambi inter-culturali fra Italia e Giappone, allo scopo di diffondere la bellezza di questa pianta che più di ogni altra rappresenta la cultura giapponese nel mondo.

I ciliegi donati al Comune di Bologna, destinati in parte ai Giardini Margherita e in parte al Parco dei Cedri, appartengono alla varietà Prunus yedoensis, il ciliegio da fiore più diffuso in Giappone. Questa pianta a Tōkyō è numericamente al terzo posto tra tutte le specie arboree presenti. La sua origine spontanea (si presume un incrocio tra P. speciosae P. subhirtella) è riconducibile ai boschi collinari del Giappone e la specie è stata introdotta in Europa solo nel 1902.

Si tratta di un albero di medie dimensioni che può raggiungere gli otto metri e mezzo di altezza, molto espanso, con chioma larga, globosa e rami arcuati. Le foglie, verde tenue all’emissione, divengono poi verde scuro e infine rosso porpora intenso in autunno. I fiori, profumati di mandorla, sono rosa in boccio e poi bianchi, in una nuvola di delicate infiorescenze. La fioritura è breve, dura circa una settimana, e si verifica a fine marzo-inizio aprile.

Nella cultura giapponese nessun fiore è così ricco di simboli quanto il fiore di ciliegio (Sakura) che incarna e simboleggia le qualità del samurai: purezza, lealtà, onestà, coraggio. Ma la fioritura dei ciliegi è da sempre vista anche come segno premonitore della ricchezza della raccolta del riso, come auspicio di prosperità. La breve fioritura, dopo un lungo inverno, simboleggia la rinascita della natura nella nuova stagione.

L’Hanami. L’ammirazione della bellezza della fioritura dei ciliegi quale simbolo della gioia di vivere, ha fatto nascere in Giappone la tradizione di andare a godersi la piena fioritura insieme alla propria famiglia, agli amici, nonché ai colleghi d’ufficio. A partire dal periodo Heian (794-1185) ogni anno, nella settimana in cui si concentra la fioritura dei ciliegi, milioni di giapponesi si spostano nei parchi e nelle zone collinari per ammirare questo spettacolo e celebrare quello che è un vero e proprio rito nazionale,”l’Hanami”, letteralmente “ammirare i fiori “. Questo tradizionale costume giapponese di contemplazione della natura rappresenta un’esperienza intima, di profondo godimento interiore e nello stesso tempo è un fenomeno collettivo che coinvolge moltitudini di persone nei punti di osservazione migliori, contesi come da noi allo stadio.