Il sindacato lavoratori atipici NIdiL/Cgil di Modena esprime forti preoccupazioni per l’introduzione dello staff leasing, somministrazione a tempo indeterminato di uno o più lavoratori presso un’azienda utilizzatrice.

Di per sé lo staff leasing non è una novità in quanto già previsto dal D.lgs. 276/2003, applicativo della legge 30/2001, poi abolito nel 2007 con il Decreto sul Welfare anche per lo scarso utilizzo da parte delle aziende.

La Finanziaria 2010 lo ha reintrodotto prevedendone l’uso per nuovi profili professionali che possono anche essere ampliati con accordi aziendali, consentendo di fatto l’allargamento dei criteri d’utilizzo per questa modalità di assunzione.

Forte è la preoccupazione del sindacato verso lo staff leasing emersa anche durante il seminario di approfondimento tenuto in Camera del Lavoro a Modena la scorsa settimana alla presenza del segretario nazionale di NIdiL/Cgil Filomena Trizio e dell’avvocato Raffaella Bertoni dello studioGiliani e Borsari.

“Ancora una volta – spiega Claudio Argilli di Nidil/Cgil Modena – il Governo crea strumenti di flessibilità nell’ingresso del mondo del lavoro senza preoccuparsi di accompagnarli con un’adeguata rete di ammortizzatori sociali. Nel boom della crisi economica tra fine 2008 e per tutta la metà 2009 – continua il sindacalista – i lavoratori somministrati sono rimasti senza paracadute e solo con l’introduzione degli ammortizzatori regionali in deroga si è riusciti in parte a dare loro qualche tutela”.

Lo staff leasing – che teoricamente potrebbe essere attivato per condurre un intera azienda senza dipendenti diretti – in caso di crisi aziendale, ad esempio, renderebbe possibile diversità di trattamenti tra i lavoratori somministrati e diretti: questi ultimi possono beneficiare di ammortizzatori standard (Cig e Mobilità), i lavoratori in staff leasing solo di una indennità di disponibilità di 700 euro lordi per soli 6 mesi!!

Infatti le agenzie per il lavoro sono escluse dall’applicazione della legge 223/93 sui licenziamenti collettivi. Per Nidil/Cgil lo staff leasing è la fine della somministrazione voluta dal Pacchetto Treu nata per soddisfare esigenze temporanee di manodopera.

Oggi lo staff leasing diventa un’opzione di assunzione “moderna”, toglie responsabilità sociale all’impresa e colloca sempre più il rapporto di lavoro diretto a tempo indeterminato tra “le antichità”, accantonando l’unica forma che realmente garantisce dignità e diritti ai lavoratori.

“Lo staff leasing viene spacciato ai lavoratori – aggiunge Argilli – come un’assunzione a tempo indeterminato, mentre invece è una forma di flessibilità collegata alla durata del vincolo commerciale tra agenzia e impresa utilizzatrice”.

Cgil e Nidil sono impegnati ad informare i lavoratori e le Rsu aziendali sui rischi di questa “moderna” forma di assunzione.