“Sabato, subito dopo l’evento delle Chiavi della Città a Nello Rega e la presentazione del Movimento “A viso scoperto” (campagna alla quale ho aderito fin da subito), il giornalista Nello Rega e io ci siamo intrattenuti a parlare con alcuni giovani del Pd locale”.

L’Assessore alle Pari Opportunita’ del Comune di Sassuolo illustra in questo modo quanto e’ avvenuto ieri sera al termine del dibattito che,da Sassuolo, ha lanciato la campagna che punta a vietare sull’intero territorio nazionale l’utilizzo del Burqa.

” Abbiamo cercato di arrivare ad un’intesa per organizzare – prosegue Severi – un incontro pubblico e, insieme, concordare su alcune punti inderogabili del vivere civile e della integrazione. Ovvero, la Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo. Ho apprezzato come donna e come donna impegnata in politica le parole del Vice Presidente Vicario dell’Europarlamento, l’on. del Pd Gianni Pittella, che ha aderito alla campagna “A viso scoperto”, dicendo che il burqa è intollerabile in quanto lesivo della dignità della donna e illegale sul piano legislativo italiano. Questa è la politica che mi piace – commenta Claudia Severi – quella non fatta di proclami elettorali o di schemi preconfezionati. Il dialogo, il confronto, l’intesa portano sempre a costruire e non a distruggere o erigere muri. Ho salutato i presenti e ho lasciato l’auditorium Pierangelo Bertoli.

Nello Rega, affiancato dalla sua scorta e da agenti delle forze dell’ordine, ha continuato a parlare con questi ragazzi del Pd. Uno, secondo quanto riferitomi dallo stesso Rega e da quanti erano presenti ha proferito frasi di pessimo gusto contro la mia persona e che certo nulla avevano a che fare con il dibattito politico. Espressioni che non voglio ripetere perché scadrebbero nel volgare e perchè offensive della dignità di ogni essere umano.

Nello Rega ha più volte invitato questo “signore” a ripetere in faccia a me queste parole a dir poco offensive, per le quali , comunque, mi riservo di adire alle sedi opportune per tutelare e difendere la mia dignità. L’esponente del Pd di Sassuolo non ha avuto il coraggio di ripetere questi improperi anche se uno dei dirigenti regionali del Pd si è dissociato da tali espressioni offensive.

Ripeto, da donna e da donna impegnata in politica, sono sempre stata e sono ancora oggi disponibile a qualunque dibattito. Dibattito civile e ispirato ai principi della legalità e non della diffamazione e della offesa personale.

Continuerò a battermi per il dialogo – conclude l’Assessore alle Pari Opportunita’ del Comune di Sassuolo Claudia Severi – e auspico che il Pd prenda ufficialmente le distanze da un personaggio che con il suo comportamento compromette il confronto democratico , e che esprima solidarietà per quanto ho dovuto sopportare; oltre alle sue pubbliche scuse ad un assessore, a un consigliere provinciale ma soprattutto ad una donna”.