Luna di Lenni è un racconto che parte dai ricordi.  E quando i ricordi sono tormentati nascono storie come questa. Un romanzo scritto da un esordiente che addomestica il flusso di parole organizzandole in una meccanica narrativa tanto rapida e determinata da trasmettere, già dalle prime pagine, la sensazione di un’opera successiva. C’è un bambino in questo romanzo che la sera va a letto preoccupato a causa delle notizie trasmesse dai notiziari sull’incidente di Chernobyl. È il 1986 e lui si chiama Lenni.

Lenni cresce scrutando la natura sfigurata del paesaggio urbano. La sua città è Roma e quando arriva l’università lui, assieme a suo fratello e gli amici del quartiere, cominciano a militare politicamente. Uno spaccato di vita irrequieta al suono di musica punk e rabbia urlata in faccia a poliziotti in assetto antisommossa. Una ragnatela di amicizie senza confini; la luna è una “splendente” amica fidata, il cane un fratello anarchico che ritrova la sua natura selvatica tra i calcinacci di periferia e, sullo sfondo, una serpeggiante traccia ecologista…

Emanuele, Luna di Lenni esce in libreria a fine febbraio. Pochi giorni dopo, in Giappone, Tsunami ed esplosione della centrale nucleare di Fukushima…

Tragica fatalità che, ahimé, getta una luce sinistra sull’attualità di questa storia. Devo ammettere che davanti a certe notizie ho riprovato le stesse sensazioni di quando avevo nove anni. Le stesse che mi hanno accompagnato per l’intera adolescenza e spinto, probabilmente, a studi scientifici. Ad ogni modo Chernobyl è soltanto uno dei temi del romanzo che ho cercato di inserire in un motivo di fondo ecologista e non solo.

A proposito di temi ecologisti, una parte importante del tuo romanzo è ambientata nelle campagne Bolognesi. Perché proprio Bologna?

Bologna è una città che ho scoperto tardi. Un viaggio fatto con una persona molto importante. Una città dai colori bellissimi e calda anche in mezzo alla nebbia. L’hinterland bolognese poi aveva delle luci fantastiche. Ricordo di aver catturato con gli occhi tutto ciò che ho potuto. Quando sono tornato a Roma ho scritto il continuo della storia a velocità doppia.

E il resto?

Il resto è un puzzle un po’ offuscato di quel mondo studentesco che ognuno di noi ha più o meno vissuto. Un carrello di personaggi sbronzi, imbranati, feroci e sfigati. E poi lei, la luna, una protagonista sempre presente.

Leggici qualche riga…

“Alcuni pomeriggi trascorrevano lentamente. Si consumavano sotto un cielo coperto di nuvole e un’aria gelida. Sembrava sempre così l’autunno avanzato: con la pioggerellina, l’asfalto scivoloso e le giacche a vento… dove i sospetti dell’inverno, a volerne, ce n’erano eccome”.

Scheda libro

 Titolo: Luna di Lenni

Autore: Berardi Emanuele
Editore: Round Robin Editrice
Collana: Parole in viaggio
Data di Pubblicazione: Febbraio 2011
ISBN: 8895731212
ISBN-13: 9788895731216
Pagine: 232
Reparto: Narrativa italiana