“One in six” è la sintetica espressione con la quale la World Stroke Organization spiega che, indipendentemente da fattori quali sesso ed età, ogni sei secondi, in una qualsiasi parte del mondo, una persona viene colpita da ictus.

Gli specialisti affermano che l’incidenza potrebbe essere ridotta attraverso la prevenzione dei fattori di rischio ed il riconoscimento tempestivo dei sintomi.

A questo è dedicata l’iniziativa che A.L.I.Ce. (Associzione Lotta Ictus Cerebrale) anche quest’anno promuove, in collaborazione con l’Arcispedale Santa Maria Nuova ed il contributo attivo della Struttura di Neurologia, nella giornata di Domenica 8 Maggio.

Presso i Poliambulatori dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, a partire dalle 8.30 e sino alle 12.00, saranno a disposizione medici ed infermieri oltre che volontari.

Verranno effettuate verifiche sugli indicatori più importanti quali: pressione arteriosa, glicemia e colesterolo. I soggetti per i quali si presenti un elevato calcolo del rischio vascolare verranno sottoposti ad esami diagnostici: visite cardiologiche e diabetologiche e doppler TSA.

Gli specialisti presenti saranno, inoltre, a disposizione per offrire tutte le informazioni utili.

La campagna di informazione che A.L.I.Ce Italia si adopera per diffondere si articola su informazioni molto chiare:

1. come prevenire l’ictus

2. quali sono i sintomi di allarme

3. cosa fare in caso di ictus

Il calcolo del c.d. rischio cardiovascolare individuale è il primo passo per valutare a quali approfondimenti diagnostici e regole comportamentali indirizzare il soggetto.

Ogni anno nella regione Emilia Romagna vendono ricoverati circa 25.000 pazienti con ictus cerebrale.

Se fino a qualche anno fa l’assenza di terapie specifiche portava a considerare l’ictus un evento catastrofico, oggi è possibile intervenire nella fase acuta. La terapia con farmaco fibrinolitico, se praticata dai neurologi entro tre ore dall’insorgenza dei sintomi, consente di minimizzare i danni cerebrali e combattere le disabilità che ne possono derivare.

ALICE REGGIO EMILIA. L’Associazione A.L.I.CE., attiva in tutto il territorio nazionale, è da 13 anni presente sul territorio reggiano. Di essa fanno parte persone affette da ictus, loro familiari, neurologi esperti nella diagnosi e trattamento dell’ictus, medici, fisiatri, infermieri, terapisti della riabilitazione, personale socio-sanitario e volontari.

Sono circa 800 le persone che, nelle due giornate annualmente dedicate alla iniziativa di prevenzione, vengono sottoposte a controlli gratuiti.

ALICE Reggio Emilia è dal 2010 sede ufficiale di Alice Emilia Romagna ed il modello di organizzazione regionale ha ottenuto significativi apprezzamenti anche a livello internazionale.