Dalle miniere di carbone dell’Ucraina ai mattatoi nigeriani, dagli altiforni della Cina ai lavoratori italiani, protagonisti loro malgrado della crisi e di “Diario operaio”, il libro che l’autore Rinaldo Gianola presenterà venerdì sera dialogando con il segretario della Cgil di Modena. Il programma della Tenda di viale Molza, che dedica alle “braccia” l’ultimo mese di iniziative prima della pausa estiva, propone una due giorni all’insegna del lavoro manuale.

Domani, giovedì 19 maggio alle 21.30 sarà proiettato “Workingman’s death”, documentario di produzione austro tedesca. Obiettivo del regista Michel Glawogger è illustrare quanto siano massacranti le condizioni in cui ancora si svolge il lavoro manuale. Si comincia con “Eroi”, uomini e donne che spendono la loro vita nelle miniere di carbone dell’Ucraina, lavorando e mangiando in cunicoli alti mezzo metro. E’ poi la volta dei “Fantasmi”, i lavoratori delle miniere di zolfo indonesiane; per arrivare a “Leoni” che trasporta in un mattatoio nigeriano dove teste, budella e resti di animali macellati invadono il campo di ripresa. “Fratelli” sono gli operai pakistani intenti a disarmare con la fiamma ossidrica vecchie carcasse di navi, distrutti dalla fatica ma vicini gli uni agli altri, uniti dall’inumanità del loro lavoro. Infine, il film entra negli altiforni della Cina con operai sottopagati che sognano ancora un “Futuro” glorioso. L’epilogo, paradossale, è in Germania, dove una fonderia è stata trasformata in attrazione turistica dalle luci sfavillanti.

Venerdì 20 maggio alle 21.30 la serata di letture propone, invece, “Diario operaio” di e con Rinaldo Gianola che conversa con Donato Pivanti, segretario generale della Cgil di Modena. Nella serata, organizzata dall’Asino che vola, si discuterà dei lavoratori italiani che hanno presidiato le fabbriche, fatto lo sciopero della fame, sono saliti sui tetti, hanno occupato strade e stazioni, ma restano per lo più invisibili ai media e alla politica, talvolta lontani anche dai sindacati.

Per informazioni si può telefonare alla Tenda nelle sere di apertura (059 214435) o consultare internet (www.latendamodena.it e www.facebook.com/latendamodena).