Fino al 27 maggio prossimo, il Servizio Politiche attive del Lavoro e Formazione della Provincia di Bologna – Ufficio Inserimento al Lavoro Disabili effettuerà una “Chiamata con avviso pubblico”, come previsto dalla legge 68/1999.

Secondo la procedura, presso gli sportelli dei Centri per l’Impiego (CIP) e dell’Ufficio Disabili, verranno pubblicate offerte di lavoro di aziende private e pubbliche amministrazioni obbligate alle assunzioni di lavoratori disabili e di lavoratori appartenenti alle categorie protette (di cui all’art.18 della citata legge).

Le persone interessate all’avviamento al lavoro, che abbiano i requisiti per l’accesso, potranno fornire le proprie disponibilità fino alla data di scadenza. Sarà possibile aderire ad un massimo di tre offerte, senza alcun limite territoriale del CIP di riferimento, compilando un apposito modulo disponibile presso i CIP e l’Ufficio Disabili, oppure consultare il Portale Lavoro del sito della Provincia.

«Si tratta del secondo bando rivolto ai lavoratori disabili e agli appartenenti alle categorie protette – spiega l’assessore al Lavoro della Provincia, Giuseppe De Biasi – con il quale confermiamo l’impegno della Provincia a pubblicizzare quei posti di lavoro che rischierebbero di andar persi in quanto, se pure destinati dalla legge 68 alle fasce protette, vedono spesso le aziende in una posizione molto attendista e non di collaborazione attiva per la realizzazione del collocamento di queste persone.

Con il primo bando, risalente allo scorso settembre, il nostro obiettivo è stato pienamente raggiunto, visto che per i lavoratori disabili, su 53 offerte, sono in corso 52 graduatorie, per un totale di 512 candidature; mentre per i lavoratori appartenenti alle categorie di cui all’art. 18, comma 2, su 16 offerte di lavoro, sono in corso 11 graduatorie, per un totale di 12 partecipanti».

De Biasi ha concluso sottolineando che «in questo modo il ponte che stiamo costruendo tra le aziende e i lavoratori facilita il rapporto. Ci auspichiamo quindi che anche questa volta la nostra azione raggiunga l’obiettivo di evitare che siano sempre più spesso i disabili a fare le spese della situazione di crisi che ancora attanaglia il nostro territorio».