Il 9 luglio si è tenuto uno dei tre corsi in programma per l’uso di defibrillatore a cui hanno partecipato gli operatori della Polizia Municipale di Fiorano, i Volontari della Sicurezza di Fiorano e altre persone che esercitano in un pubblico servizio sul territorio del Comune.

I docenti del corso sono tutti appartenenti al personale medico e para-medico dell’Ospedale di Sassuolo.

Al corso partecipano tutti gli operatori del presidio di Polizia Municipale di Fiorano e la maggiore parte dei Volontari della Sicurezza.

Gli agenti e i volontari spesso sono i primi ad intervenire in uno stato di necessità di una persona, l’intervento tempestivo degli stessi può salvare delle vite, come in passato è già successo.

Nel maggio scorso, il Rotary Club di Sassuolo, al quale fanno riferimento anche i territori di Fiorano, Formigine e Maranello, ha donato tre defibrillatori “pubblici” al Comune di Fiorano.

Due defibrillatori vengono installati in questi giorni al Bocciodromo di Spezzano e al Centro Sportivo Graziano Ferrari di Fiorano. Il terzo sarà installato alle Salse di Nirano quando sarà concluso l’iter di formazione dei volontari che ne garantiranno l’efficienza.

Il Rotary ha donato l’attrezzatura mentre era compito del Comune attivare i percorsi formativi. Fiorano si è immediatamente attivato ed ha realizzato un primo corso rivolto sia agli esercenti dei locali che servono i due impianti, sia a dirigenti e volontari delle società sportive che ne hanno la gestione, avvalendosi della disponibilità e della collaborazione di Avf, 118 e del cardiologo dott. Francesco Melandri.

Ora si tengono i corsi rivolti agli operatori della pubblica sicurezza.

Nei programmi della Polizia Municipale c’è anche l’idea di dotare ogni auto di servizio di un defibrillatore portatile: “Siamo i primi a intervenire in molte situazioni di pericolo e incidenti – spiega il comandante della Polizia municipale di Fiorano Marco Gaddi – e crediamo che adeguatamente dotati e preparati potremmo riuscire a salvare qualche vita in più”.

Secondo una ricerca statunitense, l’uso del defibrillatore alza la percentuale di sopravvivenza delle persone colpite da attacco di cuore dal 2 al 30 per cento. L’utilizzo di defibrillatore anche da parte di personale “laico”, non appartenente alle strutture sanitarie, velocizzando ancora i tempi di intervento, la alzerebbe ulteriormente, fino al 48 per cento.