Il consigliere comunale di Fiorano dell’Idv, Riccardo Amici, in una nota, propone di puntare sul Porta a Porta, anche per creare posti di lavoro: “Questo è un momento di forte incertezza; i mercati e le agenzie di rating bocciano continuamente l’operato del governo di Bossi e Berlusconi.Nonostante questo in Parlamento si salvano (dis)onorevoli dall’arresto e si parli di intercettazioni… perchè lo sanno tutti, se non ci fossero più le intercettazioni ognuno di noi arriverebbe meglio a fine mese! La disoccupazione è in allarmante crescita, soprattutto quella giovanile. Gli ultimi dati del Servizio Politiche del Lavoro della Provincia di Modena basati sulle banche dati dei Centri per l’Impiego danno 4212 cittadini, solo per il distretto di Sassuolo, fra disponibili al lavoro e iscritti alle liste di mobilità (dati aggiornati al 30/06/2011); a questi sarebbero poi da sommare tutte quelle persone scoraggiate che non cercano più lavoro. La situazione è quindi seria, ed è dovere delle istituzioni e delle persone che ne fanno parte indicare delle soluzioni. Noi dell’Italia dei Valori, oltre alle proposte studiate e già messe in campo dall’amministrazione comunale per sostenere le famiglie e dare un contributo al rilancio dell’economia nel nostro sitretto, riteniamo che una strada da seguire sia impegnarsi fortemente per l’introduzione della raccolta differenziata porta a porta. Dai dati sulla raccolta differenziata il Comune di Fiorano si piazza ad un ottimo 60,8%: si è forse già raggiunto un risultato difficilmente migliorabile con la raccolta stradale, quando gli obiettivi fissati per legge vogliono il raggiungimento del 65% al 2012; la raccolta porta a porta garantisce degli standard molto più alti dove applicata con il giusto metodo: basti guardare all’esempio di Suzzara, cittadina di 18.000 abitanti (Fiorano ha da poco superato i 17.000), che ha raggiunto livelli di raccolta differenziata superiori all’81%, introducendo il porta a porta con tariffa puntuale (ovvero più riciclo, meno pago in bolletta). Ma forse l’applicazione concreta più interessante, al di là dei temi ambientali in sè, è che, secondo uno studio del Conai, la raccolta porta a porta crea dai 2 ai 3 nuovi posti di lavoro ogni 1000 abitanti! Questo significa che l’amministrazione fioranese potrebbe affiancare alle già ottime esperienze dei volontari civici e dei tirocini formativi in termini di sostegno all’occupazione, dai 34 ai 51 nuovi operatori per il porta a porta. Visto che l’obiettivo del 65% della raccolta differenziata è valido per tutto il territorio provinciale, anche l’amministrazione provinciale potrebbe incentivare i comuni che vogliono introdurre il porta a porta, cominciando a concentrarsi un po’ meno sulla pratica dell’incenerimento che, secondo il Wall Street Journal (1993) e Studio Light My Fire – Capitalia (2004) “privato di sussidi pubblici (tasse-bollette dei cittadini) non si sostiene da solo dal punto di vista economico ed è il metodo più costoso di smaltimento”.