Nella foto, da sinistra, il Responsabile Osservatorio dipendenze patologiche Gianni Morandi e il Direttore Servizio dipendenze patologiche del Distretto sanitario di Sassuolo Claudio Annovi che hanno presentato i dati questa mattina

Aumentano i consumatori di cannabis, stabile il numero di cocainomani, in diminuzione gli eroinomani; in crescita i consumatori problematici di alcol, specialmente nella fascia giovanile, e i giocatori d’azzardo. E’ quanto emerge dal report 2010 che fotografa la sempre preoccupante situazione delle dipendenze patologiche nel distretto sanitario di Sassuolo. A questo fenomeno l’azienda sanitaria risponde con una rete di servizi (Servizi Tossicodipendenze, Centri Alcologici e Centri Antifumo), presenti anche nel distretto sassolese, che hanno seguito l’anno scorso oltre cinquecento persone per problemi legati a dipendenza da droga, alcol, tabacco e gioco d’azzardo.

In particolare, nel 2010 sono stati in carico al servizio dipendenze patologiche di Sassuolo con trattamenti personalizzati 503 persone, rispetto alle 491 del 2009, con un aumento complessivo del 2,4%. In particolare i servizi hanno seguito con programmi diversificati condotti da team multidisciplinari di operatori 259 tossicodipendenti (meno 5,4% rispetto al 2009), 186 alcolisti (più 7.5%), 40 tabagisti (più 8%), 18 giocatori d’azzardo (più 125%). Il servizio distrettuale ha poi svolto prestazioni a favore di altri 89 persone non residenti nel territorio di Sassuolo (48 tossicodipendenti, 13 alcolisti, 28 tabagisti). Particolarmente significativo l’aumento delle persone in trattamento per disturbo da gioco d’azzardo patologico che evidenzia l’affiorare di una domanda d’aiuto da parte di un target di utenti che rientrano nella percentuale della popolazione adulta italiana, pari al 13,1%, che sviluppa l’impulso a giocare somme sempre più consistenti al gioco (Ricerca Ispad-Italia 2008).

Il servizio Dipendenze Patologiche del distretto di Sassuolo con una equipe multidisciplinare di dodici operatori (medici, infermieri, psicologi, assistenti sanitari, assistenti sociali, educatori professionali), attua interventi – consulenza, diagnosi, trattamenti e riabilitazione – diretti alle persone e ai familiari dei consumatori problematici di sostanze illegali e legali.

Tossicodipendenze: aumentano i consumatori di cannabis

Per quanto riguarda le tossicodipendenze, tra i nuovi utenti più della metà sono consumatori di cannabis. l tossicodipendenti in cura sono stati 259, dei quali 35 femmine (13,5%) e 224 maschi (86,5%). Continuano a prevalere i consumatori di eroina (53.3%), seguiti dai consumatori di cannabis (23,2%) e dai cocainomani (20,5%) e di altre sostanze (ecstasy, allucinogeni, anfetamine).

Relativamente ai 52 nuovi utenti, nel 2010 rispetto all’anno precedente, c’è stato un calo degli eroinomani (meno 11,5%), stabili i cocainomani, mentre sono aumentati i consumatori di cannabis che per la prima volta sono al primo posto (più 15,3%) come percentuale tra i nuovi utenti. Nel 2010 inoltre sono stati inviati al Sert per approfondimemto diagnostico 5 lavoratori addetti a mansioni a rischio (carrellisti, camionisti) che sono risultati positivi ai controlli anti droga sul posto di lavoro previsti dalle nuove leggi in materia.

Da sottolineare l’aumento degli invii al servizio da parte dei Medici di famiglia e di altri presidi sanitari e sociali per effetto dell’applicazione dei nuovi orientamenti condivisi dalla rete dei servizi tesi a intercettare in esordio le problematiche e i disturbi da uso di sostanze.

Alcol: migliora l’assistenza grazie al lavoro di rete con medici di famiglia, ospedali privati e associazioni di volontariato

Il Centro alcologico ha seguito 186 persone (43 nuovi utenti) con un incremento del 7,5% rispetto all’anno precedente. Tale aumento è da motivare sulla base del lavoro di rete compiuto con il concorso dei Medici di famiglia, degli ospedali pubblici e privati, dei servizi sanitari del distretto e dei servizi sociali degli enti locali, dei gruppi di auto aiuto operanti a livello locale (Club alcolisti in trattamento, Alcolisti Anonimi, Associazione Familiari Alcolisti) e non ultimo dal numero elevato degli interventi offerti dal Centro Alcologico locale.

Si conferma positivo l’apporto del Centro diurno Colombarone che con il modulo specifico per alcolisti ha seguito con percorsi di orientamento e recupero complessivamente 52 utenti, 19 dei quali inviati dal centro alcologico di Sassuolo. Continua la collaborazione con i 9 gruppi di auto aiuto attivi nel distretto gestiti dalle associazioni ACAT (Club alcolisti in trattamento) AA (Alcolisti Anonimi) e da Al-Anon (Familiari alcolisti). Tale collaborazione ha permesso di inserire nei gruppi di auto aiuto complessivamente 33 utenti impegnati nella fase di mantenimento dello stato di astinenza dal consumo di bevande alcoliche.

In dieci anni 384 persone hanno smesso di fumare grazie al Centro antifumo

Complessivamente sono state seguite nel 2010 dal Centro antifumo 68 persone con dipendenza da tabacco, 40 delle quali hanno partecipato ai due corsi per smettere di fumare. Delle rimanenti 28 persone, 10 hanno ricevuto consulenze individuali e 18 hanno partecipato ai gruppi di prevenzione delle ricadute, attivati dal centro per gli utenti con programmi conclusi positivamente nel corso del 2010 con la completa astinenza dal fumo di tabacco.

Nel decennio trascorso il centro antifumo di Sassuolo ha svolto complessivamente 31 corsi per smettere di fumare che hanno coinvolto complessivamente 620 tabagisti, il 62% dei quali ha concluso positivamente il trattamento. Altri 77 utenti sono stati seguiti con counselling e trattamenti individuali non avendo i requisiti d’accesso per poter partecipare ai trattamenti di gruppo.

Prevenzione ed educazione alla salute

Nel 2010 si sono realizzati 43 interventi di prevenzione e di educazione alla salute, che hanno interessato circa 900 persone (studenti, docenti, genitori, lavoratori, cittadini) in contesti diversi quali scuole, ambienti di lavoro, centri di aggregazione, centri sportivi; alcune di queste iniziative sono state organizzate e svolte in collaborazione con le associazioni e i gruppi di auto aiuto che operano nel settore (A.A, Acat, Al- Anon, Aigvs).

I servizi hanno inoltre realizzato interventi di sensibilizzazione e di educazione alla salute nelle scuole superiori del territorio che hanno coinvolto 23 classi del biennio di 4 scuole secondarie superiori, 15 docenti e 520 studenti, sui temi della prevenzione delle condotte d’uso e abuso d’alcol, tabacco e sostanze stupefacenti.

Il Centro diurno “Colombarone”

Il Centro diurno “Colombarone” a Magreta di Formigine è una struttura semiresidenziale a valenza provinciale coordinata dal Servizio Dipendenze Patologiche di Sassuolo.

Il centro propone al suo interno due differenti programmi o moduli di trattamento, ognuno diretto a specifici target di utenti portatori di disturbi e problematiche derivanti dall’uso di sostanze. Un modulo semiresidenziale permanente (attivo durante l’intero anno) per utenti con problematiche legate all’uso di sostanze e un modulo intensivo per alcolisti (da 6 a 8 edizioni l’anno). Ognuno ha una capienza massima di 12 persone.

L’ accesso degli utenti al centro avviene attraverso i servizi per le dipendenze patologiche: possono essere effettuati invii da parte del personale sanitario del servizio pubblico o privato, sempre attraverso la mediazione dei Sert o dai Centri alcologici del territorio provinciale. Il Centro Diurno è aperto tutto l’anno (festività escluse) dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 17,30. Nel 2010 al Colombarone sono stati seguiti 22 utenti col modulo semiresidenziale permanente e 51 persone col modulo intensivo per alcolisti.