“I 35 casi di maltrattamento, violenza o stalking denunciati e seguiti dalla rete distrettuale di ascolto e sostegno nel corso del biennio 2009-2010, sono saliti a 39 tra il gennaio e il novembre 2011. Di questi, più della metà, fanno riferimento a donne straniere e a donne con figli minori che hanno a loro volta assistito alle violenze. Sono dati raccolti dal capillare e attento lavoro messo in campo dal centro di ascolto intercomunale, istituito e sostenuto dalla commissione pari opportunità da oltre 10 anni, a cui va il ringraziamento di tutti noi”. Ad affermarlo è l’Assessore comunale con delega alle pari opportunità Claudia Severi, in riferimento ad alcuni dei dati analitici che sabato 3 dicembre, in occasione delle firma del protocollo di intesa distrettuale per il supporto alle donne vittime di violenza, saranno oggetto di discussione tra amministratori, responsabili di presidi sanitari e forze dell’ordine.

“Si tratta di dati drammatici – ha affermato l’Assessore – che denotano una realtà inquietante di violenza e vessazione quotidiana perpetrata nei confronti di donne, spesso madri di famiglia, costrette a vivere nella paura, nel timore e in un clima di oppressione e violenza, anche e soprattutto all’interno delle mura di casa, proprio dove si dovrebbe invece trovare protezione.

Spesso la violenza avviene in presenza di minori e questo porta alla necessità di interventi di sostegno e di protezione su più fronti da parte delle istituzioni.

Le donne immigrate che subiscono e denunciano violenze – afferma l’Assessore Severi – rappresentano, in termini assoluti, circa la metà dei casi denunciati. Considerato che gli stranieri residenti rappresentano poco più del 10% del totale della popolazione è chiaro che la diffusione della violenza sulle donne nelle famiglie straniere è tragicamente alta.

Il fatto poi che la denuncia di episodi di violenza risulti in costante aumento negli anni, registrando un raddoppio dei casi nel 2011 rispetto alla media del biennio precedente, induce ad una duplice considerazione: da un lato emerge la dolorosa realtà di un fenomeno molto diffuso e ancora per buona parte nascosto, dall’altro emerge una maggiore tendenza delle donne a vincere la paura, ad avere fiducia nella rete di assistenza e a denunciare la violenza, anche quando ad attuarla sono, come i dati dimostrano, i mariti e i padri dei loro figli.

Questo è un aspetto delicatissimo del problema: troppo spesso, e comprensibilmente, la violenza che non è necessariamente solo fisica ma anche di tipo psicologico, consumata tra le mura di casa, vive e cresce nel silenzio alimentata da una sorta di legittimazione e accettazione da parte delle stesse donne che la subiscono, un po’ per paura di ritorsioni dirette e un pò per protezione dello stesso nucleo famigliare.

Anche per questo è importante, nell’affrontare e nel gestire il problema della violenza sulle donne e nello specifico percorsi di intervento a sostegno delle vittime, affrontare anche le problematiche riguardanti i minori che assistono alla violenza.

La denuncia di violenza porta con sé una serie di conseguenze che coinvolgono l’intero assetto familiare, sociale e di vita quotidiana della donna e che vanno affrontate con un progetto di insieme e multidisciplinare e che coinvolga anche i minori che troppo spesso assistono ad episodi di violenza. Questo è realizzabile solo attraverso una sempre più stretta collaborazione tra le istituzioni e le diverse organizzazioni che a vario titolo sono coinvolte nei percorsi operativi di assistenza. In questo senso assume grande importanza e valenza il protocollo di intesa che l’amministrazione di Sassuolo insieme agli altri comuni del distretto, si appresta a sottoscrivere”.

Nell’ambito delle iniziative previste per la Giornata internazionale contro la violenza alle donne, il Comune di Sassuolo ha organizzato per domani – venerdì 2 dicembre, al teatro Carani – il convegno aperto al pubblico “Viaggio nel lato oscuro dei crimini al femminile”. Dalle ore 21 gli assessori alle pari opportunità del distretto ceramico si confronteranno con la criminologa Roberta Bruzzone sul fenomeno dei crimini commessi ai danni delle donne.

Il giorno successivo, sabato 3 dicembre, il comune di Sassuolo insieme agli altri comuni del distretto ceramico dei comuni montani, i rappresentanti dei presidi sanitari e delle forze dell’ordine, sottoscriveranno il “Protocollo d’intesa per lo sviluppo della rete distrettuale dei Comuni Di Sassuolo, Fiorano Modenese, Formigine, Maranello, Prignano Sulla Secchia e Unione dei Comuni Montani Valli Dolo, Dragone e Secchia”, finalizzato alla presa in carico delle donne che subiscono violenza”.