Una lettura innovativa per rileggere secondo una chiave di genere le politiche della salute in Italia. E’ questa la proposta che viene dal CAPP – Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche del Dipartimento di Economia Politica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con alcune unità operative (Gastroenterologia, Cardiologia) del Dipartimento di Medicina, Medicina d’Urgenza e specialità mediche dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, diretta dalla prof. ssa Erica Villa, che mercoledì 7 dicembre avviano una riflessione su “La Salute come Dimensione di Ben Essere: una Prospettiva di Genere”.

L’appuntamento, organizzato col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è a partire dalle ore 9.00 a Modena presso il Teatro San Carlo (via San Carlo 5).

Il convegno tratta il tema della salute in una prospettiva di genere e in un approccio di sviluppo umano, coinvolgendo esperti ed esperte di diverse discipline provenienti sia dal mondo accademico, che dal mondo delle istituzioni politiche e sanitarie, ed ha come obiettivo la presentazione dei risultati del gruppo di ricerca di Gender CAPP, un’unità di ricerca del Dipartimento di Economia Politica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, raggiunti nell’ambito del programma strategico di ricerca denominato “La medicina di genere come obiettivo strategico per la sanità pubblica: l’appropriatezza della cura per la tutela della salute della donna” promosso dall’Istituto Superiore di Sanità. L’importanza di questo tema è ulteriormente sottolineata dalla comune proposta di identificare nella “medicina di genere” una delle linee strategiche dell’Ateneo.

In questo progetto il gruppo di ricerca ha adottato metodologie innovative per misurare l’impatto dei molteplici fattori che incidono sullo stato di salute effettiva di donne e uomini, utilizzando l’approccio sviluppo umano dell’economista Amartya Sen in una prospettiva di genere. La stessa metodologia è stata applicata per presentare riflessioni propositive in termini di politiche pubbliche.

“Non solo le donne risultano caratterizzate in media da uno stato di salute peggiore ma anche, sulla salute di uomini e donne – spiega la coordinatrice prof.ssa Tindara Addabbo – le determinanti socioeconomiche hanno effetti diversi. I risultati della nostra ricerca evidenziano poi in particolare come proprio il maggiore carico di lavoro domestico e di cura delle donne abbia ricadute sul loro stato di salute e sia da tenere in considerazione nel disegno delle politiche socio-sanitarie”.

Nelle quattro sessioni di lavoro di questa giornata, aperta dalla prof. ssa Tindara Addabbo e dalla prof. ssa Antonella Picchio dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e del CAPP su “L’approccio delle capacità alla salute”, verranno successivamente affrontati temi come: “La misurazione della capacità di vivere una vita sana”; “Salute e genere: studi di caso”; “Salute: differenze e diseguaglianze di genere”; e “Politiche socio sanitarie in una prospettiva di genere”. L’appuntamento sarà concluso alle ore 16.20 da una tavola rotonda cui parteciperanno la sen. Mariangela Bastico, Rita Banchieri (Univ. di Pisa), Enza Caruso (Univ. di Perugia), Fulvia Signani (Ausl Ferrara), Francesco Taroni (Univ. di Bologna) e Giuseppe Zuccatelli (INRCA).

La partecipazione all’evento è gratuita ma è stabilito un numero massimo di partecipanti. Per maggiori informazioni e richieste di iscrizione si prega di contattare via e-mail la dott.ssa Anna Maccagnan, anna.maccagnan@unimore.it.