“In applicazione al Codice della strada, il Comune attribuisce posti auto riservati alle persone disabili sulla base delle indicazioni dell’ufficio competente, supportate da certificazioni dell’Usl. Le norme in materia non prevedono la sosta a tempo in questi spazi per le persone munite di contrassegno, che possono quindi parcheggiare l’auto senza limiti di orario”.

E’ la risposta che l’assessore alla Polizia municipale Antonino Marino ha dato ieri, lunedì 12 dicembre, in Consiglio comunale all’interrogazione, trasformata in interpellanza, di Sandro Bellei (Pdl) sulle regole per l’utilizzo dei posti per disabili.

Il consigliere, in particolare, ha evidenziato che in via Muzzioli “uno dei due posti per disabili presenti è perennemente occupato da una vettura munita di contrassegno, il cui proprietario ha scambiato quello spazio per un garage e lo considera un suo personale posteggio 24 ore su 24”. Bellei ha quindi chiesto se esiste un regolamento in materia, se non sia da sanzionare chi impedisce il turn over, perché la Polizia municipale, interrogata in proposito, “in maniera abbastanza comica ha risposto di non poter intervenire e ha suggerito a chi eventualmente è in possesso dei requisiti di fare richiesta per avere un altro posto auto”. Per il consigliere “è fin troppo evidente che non può essere questa la soluzione, perché se in quel condominio abitassero 10 persone con lo stesso diritto, non credo che le richieste sarebbero accolte”.

L’assessore ha spiegato che esiste un intero apparato normativo a tutela dei diritti delle persone disabili che comprende molti strumenti per il superamento degli svantaggi che le disabilità comportano, compresi quelli legati alla mobilità. In particolare, l’articolo 188 del Codice della strada prescrive che “per la circolazione e la sosta dei veicoli al servizio delle persone invalide, gli enti proprietari della strada sono tenuti ad allestire e mantenere apposite strutture, nonché la segnaletica necessaria, per consentire ed agevolare la mobilità di esse, secondo quanto stabilito nel Regolamento”. I soggetti legittimati ad usufruire dei posti auto “sono autorizzati dal sindaco del Comune di residenza secondo le formalità, nei casi e con i limiti determinati dal Regolamento”, ha affermato Marino. “Il sindaco, inoltre, quando ricorrono particolari condizioni di invalidità della persona interessata, può assegnare a titolo gratuito un posto individuato da apposita segnaletica indicante gli estremi del contrassegno invalidi dell’interessato”. Rispetto al numero dei posti auto, l’assessore ha precisato che il limite è dato dalle condizioni stesse delle strade rispetto alla circolazione viaria e a tutti i relativi parametri.

“La Polizia municipale è estremamente sensibile al tema della garanzia di mobilità dei soggetti diversamente abili – ha aggiunto – ed è molto attiva nel controllo dei parcheggi riservati, al fine di sanzionare i non aventi titolo che occupano abusivamente gli spazi per invalidi”. Nel 2010 l’attività di controllo sul territorio ha portato all’accertamento di 1056 sanzioni mentre al 31 ottobre di quest’anno se ne contavano 697. “E’ evidente che l’intensa attività espletata lo scorso anno ha portato a un ridimensionamento dei comportamenti scorretti”, ha commentato Marino evidenziando inoltre la collaborazione con l’Ufficio pianificazione territoriale, trasporti e mobilità per la verifica dei presupposti. “Non mi è piaciuto il linguaggio utilizzato da Bellei nell’interrogazione, che denigra la Polizia municipale e la funzione che le compete”, ha concluso Marino.

Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, si è detto d’accordo sulla “efficace” sintesi dell’assessore per l’attività svolta della Polizia municipale e lo ha ringraziato per le parole utilizzate: “La Polizia municipale come tutti può sbagliare – ha affermato – ma svolge una funzione importante”.

Nella replica, Bellei ha chiarito di non aver avuto alcuna intenzione di offendere il lavoro della Municipale. “Credo che una persona non possa ritenere un posto auto suo personale e debba consentire anche agli altri di utilizzarlo. Se il regolamento non pone un limite di tempo evidentemente ho torto io, ma vedremo comparire ovunque posti per disabili”.