Il  Comune di Bologna insieme ad ASP Poveri Vergognosi, AUSER ed Emil Banca ha  istituito  un  plafond di oltre 200 mila euro, di cui 106.000 comunali, per l’erogazione di un piccolo credito a condizioni agevolate “Microcredito per  la  Casa”, e per l’accesso ad un servizio di tutoraggio finalizzato ad una  gestione  oculata  e  consapevole del bilancio familiare. Il progetto, presentato   questa   mattina  in  conferenza  stampa  dall’assessore  alle Politiche  abitative,  Riccardo  Malagoli,  mette  in  campo  uno strumento importante  che si inserisce nel contesto di crisi economica internazionale che  ha coinvolto anche il tessuto sociale e produttivo della nostra città, provocando  un  ulteriore  indebolimento  delle  fasce  più  fragili  della popolazione: famiglie monoreddito che hanno temporaneamente perso il lavoro o  nuclei  familiari  al cui interno viene a mancare una importante voce di reddito, anche a seguito di cassa integrazione.

“Il  microcredito  per  la  casa  –  sottolinea l’assessore Malagoli – è un
ulteriore  strumento  anticrisi  con  cui  il  Comune di Bologna, insieme a
Emilbanca,  ASP  Poveri  Vergognosi e Auser, intende affrontare il problema
del  disagio abitativo, e per far sì che questo disagio non si trasformi in
situazioni di emergenza e di sfratto”.

Il  prestito è destinato a nuclei familiari in una situazione di momentanea
difficoltà  nel  mantenimento dell’alloggio o nell’avvio di nuove locazioni
attraverso   il   pagamento  diretto  dei  creditori  (non  è  prevista  la
liquidazione  in  contanti  o  sul  conto  corrente  del  beneficiario). Le
famiglie,  a  seguito  di  una  valutazione sociale ed economica,  potranno
accedere  ad  un  prestito che potrà avere un ammontare da un minimo di 500
euro  ad  un massimo di 5.000 euro da restituire con rate mensili fino a 48
mesi  (tasso  di  interesse  3,25%  fisso).  La  restituzione  del prestito
garantirà  il  mantenimento  del  plafond e la possibilità di erogare altri
prestiti.

Verranno  prese  in  considerazione  le domande di credito per far fronte a
spese quali:

· l’agenzia  immobiliare  e/o  per  la  caparra per la locazione di un
alloggio e spese per l’avvio di un nuovo alloggio;
· spese di locazione e spese condominiali;
· spese legate alle utenze domestiche;
· spese per il pagamento delle morosità nei casi in cui l’inquilino di
un  alloggio  pubblico deve definire un piano di rientro con l’Ente gestore
(che sarà interpellato nella valutazione)
· spese  per il pagamento delle morosità per garantire il mantenimento
di  un  alloggio  privato  per  gli inquilini che non usufruiscono di altre
agevolazioni.

Si potrà ottenere il microcredito a condizione che il richiedente:

· non possa rivolgersi alle banche tradizionali;
· sia maggiorenne;
· sia residente da almeno un anno sul territorio di riferimento;
· possa contare su un reddito/entrata personale o famigliare (contratto
di lavoro generico, pensioni, rendita ecc);
· versi in una situazione di difficoltà non strutturale;

I cittadini interessati potranno accedere direttamente rivolgendosi all’Asp
Poveri  Vergognosi  o  essere indirizzati tramite i Servizi Sociali o altri
Enti invianti.