L’assemblea regionale dell’Emilia-Romagna boccia la soluzione contro gli orari selvaggi, presentata dal Movimento 5 Stelle.

Una soluzione analoga, invece, a Modena era stata sottoscritta da sindacati e commercianti, e anche Cgil-Cisl-Uil di Reggio Emilia aveva trovato la convergenza con le associazioni dei commercianti reggiane, indicando una soluzione intelligente e flessibile. Nella risoluzione presentata dal Consigliere Regionale Giovanni Favia si sottolineava come “in data 15 novembre 2011 è stato sottoscritto un nuovo Protocollo di Intesa tra l’Amministrazione comunale Modenese, Assessorato Politiche Economiche, Confesercenti – Lapam/Licomm CNA, Coop Estense, Conad, CGIL – CISL – UIL, FILCAMS-CGIL – FISASCAT-CISL-UILTULS-UIL, Federconsumatori, con il quale si è convenuto di creare un meccanismo di rotazione delle aperture domenicali (numero massimo di festività lavorative, in un anno, equivalente a 12 o 13) rivolto alle piccole, medie e grandi distribuzioni; lasciando comunque la possibilità al consumatore di fare la spesa alimentare tutte le domeniche e salvaguardare le festività più importanti”.

Il consigliere Favia sottolineava che “il protocollo ha trovato una larga intesa, a partire dai commercianti, l’amministrazione locale, fino ai sindacati. Ma la Maggioranza di Vasco Errani, Pd-Idv-Sel-FdS-Verdi, è stata sorda nella richiesta di “attivarsi al fine di valutare l’efficacia del modello definito in Comune a Modena e la possibilità di farsi portavoce, a riguardo, nella prossima conferenza stato-regioni”.

“Con il voto espresso in aula” – commenta Favia – “la Maggioranza si dimostra prona agli interessi della grande distribuzione e dei centri commerciali al pari del PdL berlusconiano. Vince il consumismo più becero: perdono il buonsenso, diritti dei lavoratori ed un modello di vita più sobrio.”

(Giovanni Favia, Gruppo Assembleare Movimento 5 stelle-Beppegrillo.it Emilia-Romagna)