«Tra gli strumenti principali per il rilancio dell’occupazione ci sono la formazione e l’apprendimento di un lavoro, necessari sia per l’inserimento dei giovani, anche attraverso i contratti di apprendistato e i tirocini, ma addirittura urgenti per i soggetti più deboli del mercato come gli over 45 non qualificati». Lo ha affermato Francesco Ori, assessore provinciale alla Formazione e Lavoro intervenendo, giovedì 23 febbraio, al convegno “Facciamo luce sul lavoro” promosso dalla Direzione provinciale del lavoro di Modena in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia al quale hanno partecipato oltre mille persone tra studiosi e professionisti del settore.

Nella giornata di studi si sono affrontati due temi principali contenuti nella legislazione sul lavoro dell’ultimo anno: le tecniche per incentivare l’occupazione e i nuovi modelli occupazionali. Protagoniste sono state la nuova disciplina dei tirocini formativi e dell’apprendistato, entrambi al momento in situazione di sospensione proprio per la difficoltà di applicazione creata dalla successione delle norme.

«È importante che gli studiosi e i professionisti del settore, come è accaduto oggi, approfondiscano il tema cercando di chiarire le modalità di applicazione delle nuove leggi ma è fondamentale che il Governo intervenga urgentemente sul tema con una normativa chiara che tenga conto della situazione di sempre maggiore flessibilità richiesta dal mercato perché non sfoci in precarietà. E a questo proposito sarebbe opportuno che tutti i protagonisti della discussione aperta sulla riforma del mercato del lavoro si assumano la responsabilità di passare dalla retorica del conflitto al rispetto di coloro che chiedono quel cambiamento di cui il nostro Paese ha bisogno».

Il convegno ripete l’iniziativa dello scorso anno che aveva raggiunto gli ottocento iscritti e conferma Modena come centro di studio di livello nazionale per le questioni inerenti il diritto del lavoro e la sua applicazione pratica, dando evidenza, come ha sottolineato Eufranio Massi, direttore della Direzione territoriale del Lavoro (Dtl) di Modena, a un lavoro continuativo di interpretazione delle leggi e dei contratti effettuato attraverso il sito della Dtl che supera i tre milioni di accessi all’anno.