Un progetto che ha saputo avvicinare in modo originale tante persone disabili, soprattutto giovani, alla pratica di un’attività sportiva. “Disabili e sport”, promosso fin dal novembre 2007 dal Servizio di Medicina dello Sport dell’Azienda USL di Modena, è stato concepito per accompagnare il disabile in diversi momenti: dalla verifica delle condizioni fisiche alla scelta dell’attività sportiva e motoria adeguata, fino all’individuazione dei luoghi più adatti per svolgere l’attività stessa.

L’efficacia del progetto è testimoniata dai dati: 254 atleti coinvolti, dei quali 181 maschi e 73 femmine. L’età media delle persone è di 26.9 anni (66 l’età massima; 5 l’età minima). Per quanto riguarda la tipologia, 153 sono affetti da disabilità mentali, 60 motorie, 30 miste e 8 da disabilità sensoriali. Sono 59, infine, gli atleti che praticano attività agonistica. “Al di là dell’aspetto sanitario, l’iniziativa si concentra anche sulla promozione di sani stili di vita e invita i disabili e le famiglie ad adottare con continuità abitudini salutari” spiega Ferdinando Tripi, responsabile della Medicina dello Sport dell’Azienda sanitaria. Risultati positivi sono identificabili inoltre nelle dinamiche relazionali e di gruppo che vengono generate, a partire dall’ambiente scolastico per arrivare alle attività sportive e sociali svolte nell’ambito delle associazioni e delle polisportive. “Questo è possibile grazie alla vasta rete di composta da enti locali, scuole, società sportive e associazioni di volontariato, che collaborano insieme e che puntano a costruire nel modenese un contesto sociale favorevole alla valorizzazione e alla integrazione degli atleti disabili” continua il dottor Tripi.

Come si articola il percorso

Il Servizio di Medicina dello Sport dell’Azienda USL di Modena ha avviato un apposito ambulatorio (ad accesso gratuito), dedicato a tutte le persone residenti nel territorio della provincia di Modena alle quali è stata riconosciuta in modo permanente dalle strutture competenti la disabilità e come tale indicata nella certificazione sanitaria. Nell’ambito dell’ambulatorio, l’azione dei medici sportivi Andrea Cesare Caregnato e Barbara Ilari, del medico psicoterapeuta Patrizia Facchini, del medico cardiologo Mauro Pagani, dell’infermiere professionale Valeria Casolari, è affiancata dall’opera di una esperta in campo nutrizionale, la dietista Chiara Luppi, e da un professionista della scienze motorie, il tecnico sportivo Lucia Andreoli.

Tutti i disabili che accedono all’ambulatorio sono sottoposti così a una valutazione completa (medico sportiva, fisiatrica, bilancio dello stato nutrizionale, colloquio psicologico). Viene inoltre indicato loro come associare l’attività fisica ad un’alimentazione equilibrata e personalizzata. Si aggiunge l’ascolto e la motivazione delle persone direttamente interessate e delle famiglie. Sono infine spiegate, anche sul campo, le tecniche idonee per svolgere l’attività fisica in sicurezza. Si è creato dunque un percorso multidisciplinare che accompagna la persona disabile e che porta alla realizzazione di una mappa delle opportunità: uno strumento importante che informa i soggetti con handicap e le loro famiglie sulle possibilità che il territorio offre in ambito sportivo.

Grazie al lavoro di equipe svolto, sono state eseguite in totale 525 valutazioni (190 nel 2011), delle quali 254 prime visite (63 nell’ anno 2011) e 271 valutazioni successive (127 nell’anno 2011), queste ultime particolarmente importanti perché consentono un’osservazione degli atlti protratta nel tempo.

Le opportunità

Le persone sono indirizzate presso le Società Sportive, i Centri di accoglienza e i Servizi Sociali che a vario titolo sono coinvolte nell’iniziativa. In particolare, è oramai consolidato un rapporto di costante relazione con gli operatori dei Centri Sociali per definire progetti continuativi di motricità che integrino la pratica sportiva in sicurezza col miglioramento dell’ autonomia dei disabili.

La UISP, grazie alle proprie polisportive, gestisce in convenzione con l’Azienda USL specifiche attività individuali e di gruppo sul territorio, dal nuoto al ballo, dalla pallacanestro ai gruppi di cammino.

Grazie alla partecipazione al progetto curato dal CSI provinciale in diversi Istituti Scolastici (secondari di primo e secondo grado) della Provincia di Modena è garantito l’ accesso all’ambulatorio dei ragazzi disabili che frequentano la scuola al fine di favorire la valutazione medica, l’attuazione di programmi sportivi coordinati con gli Insegnanti di Educazione Motoria, l’ inserimento post-scolare in progetti sportivi continuativi.

In collaborazione col Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Modena è possibile la valutazione plurispecialistica garantita dall’ambulatorio “Disabili e Sport” di soggetti adulti affetti da gravi patologie psichiatriche e dei bambini con patologie sia psichiatriche che motorie seguiti dalla Neuropsichiatria Infantile. 

L’INAIL regionale favorisce l’inserimento, durante il 2012, di lavoratori con esiti di lesioni lavorative invalidanti nella pratica sportiva adattata.

Nell’ambito del progetto, esiste inoltre un rapporto di collaborazione con la Medicina Riabilitativa del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena (NOCSAE) per problemi selezionati relativi alla disabilità.

Gli sport praticati

Nel dettaglio, ecco gli atleti disabili coinvolti in diverse attività sportive: 53 equitazione, 23 basket, 44 nuoto, 16 bowling, 40 atletica, 4 tennis, 20 altri sport, 14 a scuola.

La rete di soggetti coinvolti

Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Azienda USL di Modena, Provincia di Modena, Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, Asham (Associazione sportiva handicap Modena), Ospedale di Sassuolo Spa, Poliambulatorio Chirurgico Modenese, Scuola Basket Modenese, Cooperativa Bilanciai di Campogalliano, CONI provinciale, CSI, UISP, Rotary, i Lions Club della provincia di Modena, Comitato Paraolimpico Regionale, Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna, Comune di Carpi, Comune di Modena, Finanziaria Immobiliare Montecarlo (Famiglia Giuseppe Panini), Ospedale di Sassuolo s.p.a., Soroptimist International Italia, Unione Comuni modenesi Area nord, Unione delle Terre dei Castelli, Comune di Sassuolo.

Gli obiettivi futuri

“Grazie agli sforzi organizzativi e comunicativi di tutti i soggetti coinvolti, e grazie soprattutto alla testimonianza diretta degli stessi ragazzi che partecipano alle attività, puntiamo ad arrivare ai disabili che ancora non svolgono attività fisica, per metterli al corrente delle iniziative offerte” conclude Tripi. La continuità temporale del progetto e il suo costante rilancio, anche in termini di ampiamento dei partner coinvolti, consentono infatti di mantenere vivo e vitale un contesto sociale che integri, accolga e generi possibilità per ogni persona con le proprie peculiari risorse.

Per maggiori informazioni sul progetto: Servizio di Medicina dello Sport Via dello Sport, 29 – e-mail: disabilimsport@ausl.mo.it Tel.: 059. 2134280 (il lunedi, mercoledi e giovedi dalle ore 10.00 alle 12.00 chiedendo di comunicare con i referenti del Progetto “Disabili e Sport”)