Affronta i problemi e le difficoltà con cui si scontra ogni giorno chi si trova a convivere con persone che rientrano nello spettro autistico l’incontro in programma sabato 10 marzo, alle ore 9, nell’aula magna del liceo Muratori di Modena. Intitolato “Autismo in famiglia, sfide e opportunità per genitori e fratelli”, il seminario è organizzato congiuntamente dal Coordinamento pedagogico provinciale, dal Centro di documentazione MeMo, dal Centro per l’autismo dell’Ausl e dall’Ufficio Scolastico provinciale di Modena. Relatore sarà Bert Pichal, ortopedagogista belga da anni residente in Italia che lavora con il centro per l’autismo di Anversa, svolge attività di formatore nell’ambito di temi che interessano la disabilità, è animatore di corsi di “parent training” per genitori di ragazzi con autismo. Il seminario è aperto alle famiglie, agli operatori scolastici di ogni ordine e grado e a tutti coloro che si rapportano con persone affette da autismo.

Nel territorio modenese, secondo i dati della Neuropsichiatria infantile dell’Azienda Usl risalenti al 2010, risultano affetti da sindromi dello spettro autistico e in carico ai servizi 230 soggetti, di cui 54 nella fascia di età da zero a sei anni. Fino ad alcuni anni fa l’autismo era considerato un male misterioso, oggi si sa che dura per tutta la vita e che non esiste una cura definitiva ma anni di ricerca hanno dimostrato che una diagnosi precoce e percorsi educativi e terapeutici condivisi tra famiglia, operatori educativi, scolastici e sanitari, possono favorire un miglioramento sostanziale del comportamento e dell’autonomia e soprattutto una vita più soddisaùfacente alle persone con autismo.

A partire da questo presupposto è nato il Progetto sperimentale di formazione sui Disturbi dello Spettro Autistico (Asd) in bambini di età da zero a 6 anni, quest’anno alla seconda edizione, promosso inizialmente dalla Regione Emilia Romagna e preso in carico dal Centro di Documentazione MeMo del Comune di Modena, di cui fa parte anche il seminario di sabato 10 marzo.